Volley Superlega, Bonitta e lo stop forzato della sua Consar: "Sarà come preparare un altro campionato"

Marco Ortolani
Come noto la Consar Porto Robur Costa non si è recata, mercoledì scorso, a Verona per disputare il fondamentale turno infrasettimanale, in chiave playoff, contro gli scaligeri dell’ex Spirito. Il blocco totale dei campionati è arrivato lunedì e la Superlega rimane con le sue ultime quattro giornate da celebrare, che saranno solo tre per i ravennati, che hanno in calendario anche il turno di riposo, oltre alle trasferte a Verona e Padova e all’ultimo impegno interno contro Piacenza del grande ex Andrea Gardini. Il direttore tecnico e allenatore dei ravennate, Marco Bonitta, fa il punto della situazione con un occhio allo sport e uno alla cronaca: «La squadra rimane unita, qui a Ravenna. Ho dato alcuni giorni liberi che non prevedono, ovviamente, la possibilità di andare altrove fuori città. I ragazzi affronteranno con grande senso di responsabilità questo momento così difficile e anomalo. Svolgeremo comunque le nostre sedute di allenamento - riprende il coach ravennate - avendo avuto il permesso di utilizzare il palasport Costa. Dovrò studiare con i miei collaboratori la gestione di questo periodo. Si profila una sospensione che, nel migliore dei casi, sarà di quasi un mese. Una sorta di mini-preparazione precampionato, in un periodo dove invece, di solito, gli impegni sono ravvicinati e decisivi».
I suoi ragazzi hanno reagito in modo particolare a questa crisi sanitaria? «Non direi. Tutti hanno accettato il programma di lavoro e tutti si adeguano alle ristrettezze di questi giorni. Ho visto il nostro libero Kovacic particolarmente dispiaciuto per non poter richiamare in Italia la moglie e il figlio, che erano tornati a casa. Tutti gli altri, anche gli stranieri, sono sereni e aspettano che passi questa fase».
Per gli allenamenti avete messo in atto accorgimenti particolari? «Da molto tempo seguiamo le norme di sicurezza ed igiene che ci sono state consigliate (borracce personali, nessun contatto con il sangue in caso di ferite, ndr). I ragazzi si lavano le mani prima dell’allenamento e fanno ovviamente la doccia al termine. Per adesso sono queste le precauzioni che riteniamo necessarie». Prospettive? Ce ne sono in questo momento o è davvero impossibile pronunciarsi? Così Bonitta: «Impossibile farne, fino a quando il contagio non regredisce. La nostra stagione - conclude - deve finire tassativamente entro il 12 maggio. Se l’attività riprenderà è facile pensare ad impegni estremamente ravvicinati, ai quali dovremo farci trovare pronti, sperando, come tutti, di poter tornare presto a parlare di sport».