Volley A2, il futuro della Consar Ravenna si decide tra febbraio e marzo: le quattro gare decisive per il sognare i playoff
Marco Ortolani
Marco Bonitta la fa breve: «Se questi giocano così possiamo farci poco anche se giochiamo bene, figuriamoci se giochiamo male». Il Cuneo visto al Costa ha esibito un’efficienza al servizio da Superlega (il forte palleggiatore Pedron e il 37enne ex azzurro Parodi hanno costruito break micidiali) che ha frantumato la timida opposizione di una Consar spuntata. L’assenza di Comparoni (un peccato anche per la platonica classifica dei muratori nella quale ha comunque conservato il secondo posto), ha permesso di vedere in campo Ceban, apparso non ancora prontissimo per la categoria, mentre fra i laterali (domenica, comunque, tutti poco brillanti) Bovolenta, Ngapeth, Orioli, Pinali, possono allungare la rotazione, mantenendo un livello consono agli obiettivi. Il calendario propone ora un poker di gare consecutive contro 4 delle ultime 7 della classe. Dopo la sosta per la finale di Coppa Italia a Roma (per la categoria A2 se la contenderanno Vibo e Castellana) si avranno i 20 giorni decisivi per il progetto-playoff dei giovani ravennati: il 12 febbraio a Brescia, poi in casa con Lagonegro, poi a Pordenone, infine ancora al Costa contro Cantù il 5 marzo. Un traguardo che darebbe lustro al programma «verde» della società, anche se, con il definirsi dei valori del campionato, le possibilità di promozione (un posto in palio) rimarrebbero poco più che teoriche.
Playoff. Il gruppo di Bonitta ci crede, ma i bonus sono finiti e ci sono 4 punti di ritardo sulle prime otto. Necessita un filotto di vittorie. Impresa sicuramente difficile, ma non impossibile. In questa A2 il detto «ogni partita fa storia a sé» è adatto. Occorrono, però, quattro storie a lieto fine. Altrimenti bisognerebbe spremere punti anche nelle ultime 3 partite, sulla carta più impegnative.
Retrocessione. Se ne parla poco, ma il mantenimento della categoria non è scontato. I punti di vantaggio sono 5 sul Lagonegro, che non è una squadra che abbia deposto le armi, tutt’altro. Anche il Motta di Livenza, rinforzato dal mercato, ha fatto punti, ma il suo svantaggio è siderale.