Verona, il gruppo Cevico realizza il museo nella cantina Montresor
Riccardo Isola - Il gruppo Cevico, da alcuni anni proprietario insieme alla Cantine di Verona della nota realtà produttrice di vini della Valpolicella, la Montresor, ha presentato gli ultimi investimenti in terra veneta. Si tratta in primis della realizzazione di un vero e proprio museo interno alla cantina in cui tre secoli di storia vengono raccontati attraverso un crocevia di generazioni, un parallelismo con i fatti principali della storia italiana degli ultimi centotrent’anni, ma anche con uno sguardo più recente in cui terroir e caratteristiche del vino di questo territorio trovano vetrine esaustive, immediate e facilmente leggibili.
A tagliare il nastro del nuovo Museo sono stati il presidente e il vicepresidente di Cantine Montresor, Marco Nannetti e Luigi Turco, il consigliere regionale Alberto Bozza e Christian Marchesini presidente del Consorzio vini Valpolicella. Insieme al museo, a onorare il prestigioso traguardo è stato presentato anche il libro che ripercorre la storia dei 130 anni, il rinnovato wineshop e il lancio di una bottiglia celebrativa (Amarone della Valpolicella Docg Riserva 2012).
Il percorso museale si sviluppa in un’area della stessa cantina veronese di 500 metri quadrati. Tre sono i fili conduttori della narrazione. Prima la storia di Montresor nella liaison con la città di Verona. Lo dice la stretta vicinanza geografica dell’azienda, a due passi dal centro della città, lo confermano le scelte strategiche della cantina nel corso dei decenni. La seconda sezione è sulla tradizione vitivinicola narrata attraverso i suoi attrezzi agricoli, da inizio Novecento ad oggi: botti, tini, pigiatrici, aratri, strumenti della campagna e tanto altro. A raccontare la storia è un virtuale fattore della cantina che attraversa i decenni in un viaggio arricchito da tradizioni e cultura popolare. L’ultima sezione pone lo sguardo al territorio della Valpolicella con clima, paesaggio, uve, strumenti di vinificazione e soprattutto l’appassimento delle uve e la storia dell’Amarone. È la testimonianza che il vino nasce dalla terra e dalla cultura che lo circonda.
Il museo proprio per la sua caratterizzazione culturale sarà gratuito e aperto tutti i giorni dalle 10 alle 19 (escluso il lunedì fino al 31 dicembre. Da gennaio l’apertura sarà tutti i giorni). La visita si concluderà al wineshop completamente rinnovato. All’interno sarà possibile trovare tutte le referenze delle varie annate di Montresor. Lo spazio ospita anche una grande opera di Emanuele Marchesini realizzata utilizzando materiale della filiera vitivinicola.