Tra Brisighella e Bertinoro al via l’edizione 2024 dell’Albana Dèi, si parte il 5 ottobre nel borgo medievale
È pronta a partire la dodicesima edizione dell’Albana Dèi, la selezione enologica nata da un’idea di Carlo Catani e Andrea Spada, promossa e coordinata dal Consorzio Vini di Romagna.
Un evento come sempre itinerante che toccherà nei fine settimana alcuni dei borghi e contesti più suggestivi della Romagna. Si parte subito col doppio appuntamento di sabato 5 ottobre a Brisighella, al chiostro dell’Osservanza dalle 15.30 alle 18, e a Bertinoro, in piazza del Comune dalle 16.30 alle 19.30.
L’indomani, domenica 6 ottobre, ci si sposta alla Torre di Oriolo dei Fichi per un altro appuntamento Assaggia e vota, dalle 14.30 alle 18.
Ottobre prosegue con doppia tappa sabato 19: a Faenza, in Sala della Molinella dalle 17 alle 21, e a Mercato Saraceno, Osteria la Mentana via Valzania 19 dalle 16,30 alle 19,30 (successivamente sarà possibile votare anche durante la cena); mentre domenica 20 va in scena a Dozza all’Enoteca Regionale Emilia Romagna all’interno della Rocca Sforzesca dalle 11.30 alle 18.
Si va a concludere l’Albana Dèi 2024 domenica 10 novembre a Imola alla Sala Checco Costa dell’autodromo – nell’ambito del Baccanale – dalle 18 alle 22.
In tutte le location, sarà presente un banco d’assaggio per dar modo al pubblico di degustare, votare e apprezzare i 7 vini finalisti dell’Albana Dèi, promuovendo così la conoscenza del Romagna Albana DOCG Secco.
I vini finalisti saranno selezionati alla cieca il 4 ottobre da una giuria tecnica composta da critici delle principali guide dei vini e sommelier. Il responso della giuria tecnica definirà l’assegnazione del premio ai migliori Romagna Albana Docg in versione secco. Il pubblico, chiamato ad assaggiare e votare i vini finalisti nelle diverse location, concorrerà ad attribuire «L’indigeno del Cuore - premio Valter Dal Pane» al miglior vino da uve Albana in versione secco.
Le premiazioni avverranno nel gennaio 2025.
«L’Albana continua a crescere bene e rappresenta, con le versioni secco in testa, il vitigno romagnolo a maggior potenziale d’affermazione per il prossimo futuro, potendo immaginarne l’espansione ben oltre il milione di bottiglie attuali, con una marginalità che già ora reca più di qualche soddisfazione ai produttori». Così il Presidente del Consorzio Vini di Romagna, Roberto Monti, che conclude: «L’Albana Dèi - così come il Master dell’Albana - ha portato in questi anni attenzione al vitigno e ai vini. Occorre ora concentrarsi per andare a conferire una chiara riconoscibilità ai vini, nella certezza che l’identità di prodotto potrà aiutare il mercato a rispondere più universalmente alla proposta Albana, senza che ciò significhi rinunciare alla ricchezza delle sue interpretazioni».