Russi, la «Palestra delle autonomie» di Casa Canterini inaugura sabato 30, struttura d'avanguardia per disabili

Federico Savini
«Da un punto di vista finanziario, il progetto di Casa Canterini non è il più importante del mio mandato amministrativo, ma da un punto di vista sociale e valoriale, oltre che per il carattere innovativo e la dimensione extra-comunale, lo è di certo». La sindaca di Russi Valentina Palli non gira intorno all’importanza di Casa Canterini, la Palestra delle Autonomie della quale a Russi si parla da alcuni anni e che verrà ufficialmente inaugurata sabato 30 novembre alle 10.30 in via Mascagni, in quella che per anni è stata la sede dei Canterini Romagnoli e oggi è stata in larga parte ristrutturata per ospitare un centro che aiuterà i giovani portatori di disabilità, specialmente cognitive, ad acquisire progressivamente autonomia sia sul versante della vita quotidiana (l’ottica è sia quella dell’alleggerimento della gravosità per le famiglie che del «dopo di noi») che su quello dell’inserimento lavorativo.
Scendendo sul prosaico piano dei lavori, i tempi di realizzazione delle opere e avvio dell’attività in struttura, vincolati ai fondi del Pnrr, sono stati rispettati. «Non è ancora terminato il 2025 e di fatto la struttura è già attiva, con alcune persone che la frequentano - spiega Valentina Palli - per cui il rispetto dei tempi previsti c’è stato».
Casa Canterini è stata finanziata in parte con le risorse del Pnrr e in parte con risorse del Comune, ma c’è stato anche altro…
«Sì, 715mila di arrivano da Pnrr e 420mila sono risorse comunali. La fase progettuale, determinante per poter accedere ai fondi del Pnrr, è stata finanziata dalla Pubblica Assistenza, che ha dimostrato ancora una volta grande sensibilità e attenzione ai temi sociali. Vanno poi sottolineate due importantissime donazioni private, una di Roberto Venturi, all’indomani della scomparsa della moglie Virna Vassura, un’insegnante molto amata, e l’altra della nostra vicesindaca Anna Grazia Bagnoli, che ha così ricordato il fratello Piergiorgio, comprendendo bene quale impatto una struttura come Casa Canterini avrebbe potuto avere sulla vita della sua famiglia. Queste donazioni sottintendono storie toccanti e significative, credo facciano capire bene cosa ci sia in ballo con questo progetto».
I lavori all’ex sede dei canterini?
«Era in buone condizioni ma è stato necessario intervenire su molte cose, a partire dal necessario efficientamento energico e dal miglioramento sismico. Creare spazi adatti a disabili ha significato dover abbattere molte barriere architettoniche e anche creare un ascensore. Al primo piano sono state create camere da letto dove prima c’era un salore e adesso i bagni sono 4, mentre prima ce n’era uno. Al pian terreno sono stati abbattuti diversi muri per creare due grandi spazi: uno adibito a cucina e angolo giorno, l’altro alla sala dei computer, dove sviluppare le abilità lavorative».
È la prima palestra delle autonomie in provincia?
«È la più completa, nel senso che nel ravennate ce n’è una simile, ma lì non si può dormine. A Casa Canterini sarà possibile sviluppare sia i percorsi lavorativi, in vista dell’inserimento in tirocini, sia le autonomie nella vita quotidiana, dalla cucina alla lavanderia fino al dormire fuori casa»
Il progetto nasce anche dall’aumento delle disabilità sul territorio…
«Illustro alcuni dati. Nel 2019 il costo dell’erogazione di sostegni ai portatori di disabilità nel Comune di Russi è stato di 199mila euro, per 80 utenti. Utenti che nel 2023 sono saliti a 127, quindi oltre una volta e mezzo, per 333mila euro di sostegni. La cifra relativa ai primi sei mesi del 2024 è 222mila euro, quindi la progressione è evidente. Parliamo di persone dall’età dell’asilo fino alle scuole superiori, per la gran parte affette da disabilità cognitiva certificata, non fisica; oltre i disturbi dell’apprendimento, per capirci».
I percorsi dei ragazzi saranno personalizzati e definiti da Ausl e servizi sociali. La gestione?
«È già stata affidata alla cooperativa San Vitale di Ravenna, che ha vinto il bando e che a Russi già gestisce da anni il centro stampa».
Quante persone potrà ospitare?
«È prevista una doppia rotazione di sei utenti per volta, a cui vanno aggiunti due educatori. Durante il giorno la struttura può ospitare fino a 10 persone e sei possono passare lì la notte. Ogni percorso è individualizzato, per cui non ci saranno “classi” o cose del genere. La frequentazione viene organizzata anche sulla base delle possibilità di ogni utente di stare fuori casa, per un numero di ore che è diverso da persona a persona».
Casa Canterini è pensata in un’ottica extra-comunale?
«Sostanzialmente sì, l’avviso è per Russi, Ravenna e Cervia, ossia il nostro distretto sanitario, però il riferimento di fondo della struttura è l’Ausl Romagna, quindi è del tutto verosimile che possa coinvolgere anche persone per lo meno dai distretti faentino e lughese».