Russi, 350 anni di Fira di Sett Dulur. Parla la sindaca Valentina Palli

Romagna | 12 Settembre 2021 Cultura
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Federico Savini
«La Fira di Sett Dulur è da sempre tradizione che si rinnova poco per volta. Tornare a festeggiare dopo un anno di stop e coi problemi che conosciamo è un grande impegno ma anche una grande soddisfazione. La formula di quest’anno segue un’impostazione consolidata. Quella che funziona da 350 anni». Lo dice ridendo ma con piena cognizione di causa Valentina Palli, sindaca di Russi che quest’anno ha sciolto le riserve per tornare a celebrare la sagra di paese più grande tra quelle autunnali della Bassa Romagna. La festa, nata a partire dal culto ei frati serviti che secoli fa si insediarono nella chiesa dei Servi, divenne tale una prima volta proprio 350 anni fa e soprattutto nel Novecento divenne dapprima un’importante fiera del bestiame e poi, poco per volta, una grande festa, con spettacoli, punti gastronomici, cantastorie e i mitici fuochi artificiali allestiti in piazza, con tanto di girandole. Ma i fuochi della piazza quest’anno non ci saranno, è una delle inevitabili concessioni alla pandemia.
«La Fira è un grande momento di comunità e un’occasione imperdibile per gli esercenti e i commercianti di Russi, che attraverso la festa lavorano sempre moltissimo - spiega Valentina Palli -. Anche il volontariato è in primo piano, così come la cultura e il divertimento. Organizzare tutto questo in pandemia è doppiamente complicato, ma ne vale la pena. Il quadro epidemiologico è stabile e quindi la Fira si farà».
Il Green Pass è obbligatorio ma questo non significa, ovviamente, che chi abita in centro città debba averlo per forza.
«È così. L’ingresso alle feste, proprio da faq ministeriale, prevede il Green Pass per assistere agli spettacoli, visitare le mostre, mangiare negli stand gastronomici e accedere alle giostre, ma naturalmente i residenti che non ne fossero in possesso possono recarsi alla loro abitazione. La Fira è una festa diffusa in buona parte di Russi e non è possibile creare pochi varchi d’ingresso, cosa che tra l’altro creerebbe file controproducenti. Nei tre punti d’accesso comunali, negli stand gastronomici e nelle mostre verrà anche consegnato ai possessori del Green Pass un braccialetto di colore diverso ogni sera, con il quale evitare ulteriori file e controlli».
Lo scopo dei braccialetti, che sono opzionali, è dunque solo pratico?
«Sì, serve a velocizzare le procedure. Una persona che alla Fira ceni in uno stand e poi visiti due mostre e veda uno spettacolo dovrebbe fare quattro controlli. Con il braccialetto ne farà soltanto uno. Tutto qui».
Per il resto la formula della Fira è consolidata.
«Sì, ci sono già eventi ogni sera prima di mercoledì 15, serata che aprirà la festa con la parata delle associazioni, un momento molto importante per la cittadinanza. In città ci saranno il solito grande luna park e i numerosi stand gastronomici. E poi avremo la tombola, la serata delle fruste, il ballo tradizionale (vedi appuntamenti sera per sera, nda) ma anche il concerto dei Good Fellas e nella serata finale la Classica Orchestra Afrobeat diretta da Marco Zanotti, un concerto di altissimo livello ma godibile anche da un largo pubblico. Sottolineo poi la nuova formula di Treppinfira, la rassegna dei cantastorie che non potrò svolgersi nella magia del vicolo, dove è forte il rischio di assembramento, ma uscirà per strada, in parte in rocca e in parte in altri luoghi, con una formula quasi itinerante».
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