Riparte dalla Bassa Romagna e da Ravenna lo ScrittuRa Festival di Matteo Cavezzali

Romagna | 09 Maggio 2022 Cultura
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Federico Savini
«Lo scrittore “puro” sta diventando un’anomalia, e lo dico da persona che ama più tutto comunque la letteratura. Però la liquidità dei tempi di cui parlava Bauman si manifesta anche nel settore dell’arte». In fin dei conti anche Matteo Cavezzali non si limita a scrivere libri, ma ultimamente anche i podcast, mentre dal 2014 è il direttore di ScrittuRa Festival, rassegna di incontri letterari di rilievo nazionale che ormai abbraccia buona parte della provincia di Ravenna e ripartirà da Alfonsine lunedì 9 maggio per proseguire tra Fusignano, Bagnacavallo, Cotignola e Ravenna, con una puntata a Castel Bolognese e un gran finale a Lugo in giugno. Il programma lo trovate in pagina, basti dire che il festival conferma il suo eclettismo, tra autori di culto stranieri e affermati scrittori italiani, personaggi provenienti dal cinema e dalla tv ma anche narratori per ragazzi, podcaster, attivisti e quant’altro.
«Quest’anno si torna alla formula classica del festival – dice Cavezzali -, anche se siamo stati attivi anche in pandemia, con una programmazione meno densa e luoghi diversi, come il parco di Classe che garantiva i distanziamenti. Tra le anteprima di quest’anno segnalo volentieri l’allargamento a Gambettola, con Carlo Lucarelli, e per la prima volta approderemo nel faentino, con Paolo Rumiz a Castel Bolognese.
In quasi dieci anni di festival come hai visto cambiare il panorama dell’editoria italiana?
«Il mutamento maggiore è nella massiccia presenza di autori italiani in classifica. Il festival partì con Sepulveda e, in generale, gli autori stranieri, specialmente americani, erano i più venduti anche in Italia. Oggi i capisaldi vanno ancora forte, ma vendono soprattutto gli italiani, da Carofiglio, che avremo all’Alighieri giovedì 12, fino a Stefania Auci ed Elena Ferrante. Difficile dire perché, ma forse c’è il desiderio di guardare al proprio Paese con occhi diversi, osservarne aspetti nuovi, senza divagare nell’esotismo. Sta accadendo anche nella musica: quando ero ragazzo eravamo quasi tutti rigorosamente anglofoni; oggi è il contrario».
Pensi sia corretto definire le serie tv e i podcast, che hanno grande successo, come libri in versione video e audio?
«È un altro fenomeno interessante. Da romanzi di successo sempre più spesso nascono serie di altrettanto successo. Molti autori oggi cominciano a scrivere un libro considerando già l’eventuale riduzione a serie. Fa bene alla visibilità degli scrittori ma ci sono dei lati negativi: la letteratura ha caratteristiche sue, ad esempio la possibilità di toccare profondità emotive e di riflessione irraggiungibili anche dalle serie più belle. Io amo pure quelle, però parliamo di cose che è giusto distinguere, anche se gli scrittori che sono anche sceneggiatori non nascono certo  oggi. Quanto al podcast, è un modo di raccontare le storie molto adatto al mondo di oggi, alla vita affaccendata che facciamo. Banalmente, puoi ascoltarlo facendo altro, anche se i migliori podcast meritano una fruizione concentrata. Comunque somigliano più alla letteratura che alla radio. Mi piace poi sottolineare la modernità di Pasolini, che festeggia i 100 anni: lui attraversava i media, molti decenni fa, anticipando molte prassi di oggi».
Se proprio dovessi consigliare tre incontri in tutto della rassegna?
«Tre nomi secchi sono per forza gli stranieri: Eshkol Nevo, Joe R. Lansdale e Paco Ignacio Taibo II; non solo sono grandi autori, ma sono anche rari a vedersi da queste parti. Naturalmente io il programma lo consiglio tutto, anche perché immergercisi permetterà di constatare non solo la varietà delle proposte, ma anche di vedere affiancati grandi scrittori, affermati da tempo, con autori meno ma che lo diventeranno a breve. Stimoliamo curiosità e cerchiamo di portare in provincia il meglio».



IL PROGRAMMA 2022    
Lunedì 9 maggio
Alfonsine, biblioteca Orioli, ore 18: Pietro Galeotti - La Riunione. Alle 21 Simona Vinci - L’altra casa.
Martedì 10
Fusignano, parco Piancastelli, ore 21: Pino Insegno - La vita non è un film.
Mercoledì 11
Bagnacavallo, biblioteca Taroni, ore 18: Antonella Lattanzi - Questo giorno che incombre. Alle 21 Jonathan Bazzi -Corpi minori.
Giovedì 12
Ravenna, Classense, ore 18: Maicol & Mirco - No!. Alle 21 all’Alighieri Gianrico Carofiglio - Rancore.
Venerdì 13
Ravenna, Classense, ore 17: Carlo Gabardini - Sanpa: io, noi, tutti. Alle 18 all’Alighieri Maurizio De Giovanni - L’equazione del cuore. Alle 21 Paolo Nori - Sanguina ancora.
Sabato 14
Ravenna, Classense, ore 17: Beatrice Masini - Trilogia delle ragazze!. Alle 18 in piazza San Francesco Domenico Starnone - La scuola. Alle 21 Andrea Delogu - Contrappasso.
Domenica 15
Ravenna, Classense, ore 17: Alessia Canducci - Storie inedite dalla tanaliberalibri. Alle 18 Vanni Santoni - Tra guru e cialtroni. Alle 21 in piazza San Francesco Paolo Rumiz - Canto per l’Europa.
Lunedì 16
Castel Bolognese, biblioteca, ore 21: Paolo Rumiz - Canto per l’Europa.
Sabato 21
Ravenna, teatro Rasi, ore 11.30: Eshkol Nevo - Le vie dell’Eden
Venerdì 27
Ravenna, teatro Rasi, ore 18: Joe R. Lansdale - Moon Lake
Lunedì 6 giugno
Lugo, salone estense, ore 18: Paco Ignacio Taibo II - Senza perdere la tenerezza.
Giovedì 9
Cotignola, teatro Binario, ore 21: Pablo Trincia - Romanzo di un naufrago
Venerdì 10
Lugo, salone estense, ore 17: Loredana Lipperini - Senzacoda. Alle 18 Riccardo Staglianò - Gigacapitalisti. Alle 21 al Pavaglione Marilù Oliva - L’Eneide di Didone.
Sabato 11
Lugo, Ala d’Oro, ore 11.30: Sandro Ferri - L’editore presuntuoso. Alle 17 al Carmine Ginevra Bompiani - La penultima illusione. Alle 18 Elly Schlein - La nostra parte. Alle 19 Alessandro Vanoli - Storia del mare. Alle 21 al Pavaglione Roberto Mercadini - Leonardo contro Michelangelo.
Domenica 12
Lugo, Ala d’Oro, ore 11: Francesca Cavallo - Ho un fuoco nel cassetto. Alle 17 al Carmine Giorgio Ieranò - Elena e Penelope. Alle 18 Francesco Pasqualetti - La regina della notte. Alle 21 al Pavaglione Andrea Marcolongo - De arte gymnastica.
Lunedì 13  
Lugo, Carmine, ore 17: Giulio Ferroni - L’Italia di Dante. Alle 18 Ilaria Gaspari e Vera Gheno. Alle 21 al Pavaglione Telmo Pievani - Serendipità.
Martedì 14  
Lugo, Carmine, ore 17: Lucrezia Ercoli - Filosofia della nostalgia. Alle 18 Antonio Franchini - Leggere possedere vendere bruciare. Alle 21 al Pavaglione Nina Zilli - L’ulltimo di sette.
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