Riolo, l’associazione Amici del Senio segnala la situazione lungo il torrente: «Tane profonde negli argini, la situazione non è sicura»
Riccardo Isola - Un argine «gruviera» nella frazione di Isola. Questo segala l’Associazione Amici del Senio che sottolinea come «con l’acqua del 18 e 19 settembre scorso, in quel punto il Senio ha nuovamente tracimato allagando l’abitato e mettendo nello sconforto gli abitanti che si sono rivisti mezzo metro di acqua melmosa in casa. A seguito di alcune segnalazioni arrivate d’alcuni cittadini le abbiamo segnalate alle autorità competenti». Ma che cosa hanno sta succendendo in quella parte dell’alveo è presto detto. «In fondo a via Fiume - sottolineano dall’associazione - l’argine che protegge l’abitato ha nuovamente esondato allagando decine di abitazioni. Alla vista, proprio nel punto in cui ha esondato, oltre ai segni evidenti di un suo indebolimento, l’argine è bucherellato da tane di fossori, non meglio identificati. Tane che si protraggono in diversi punti dell’argine». Non solo. «Quel tratto di argine -aggiungono - è in palese sofferenza. In attesa di un intervento sostanziale di rafforzamento, la popolazione del luogo chiede che siano almeno messi teloni protettivi come fu fatto a suo tempo - dopo l’evento del 2023 - nell’argine dopo il ponte, a Riolo Terme». Infine «abbiamo segnalato che dopo l’evento del 2023, la golena di sinistra, nel tratto immediatamente successivo a quello in cui stavolta il fiume è esondato, fu oggetto di un intervento - si pensa in somma urgenza - che si tradusse in un suo innalzamento; si pensa che quell’innalzamento possa avere aiutato l’esondazione. Si chiederebbero in merito delucidazioni». Alla luce di questa fotografia tutt’altro che benaugurante l’Associazione chiede «oltre a una puntuale risposta ci aspettiamo che quell’argine diga per Isola sia rafforzato adeguatamente e con procedura di somma urgenza, come crediamo sia giusto». A queste osservazioni da poco è stato risposto da parte delle istituzioni locali. In estrema sintesi ecco cosa viene detto dagli organi competetnti: « l’abbassamento spondale segnalato non è stato ravvisato dai sopralluoghi, e le tane di fossori si sono rivelate tane di talpe, quindi non pericolose. Ad ogni buon conto, è stato garantito un presidio a scopo cautelativo durante gli eventi di ottobre». Risposta che seppur viene «presa in atto» dall’Associazione non sembra convincere appieno. «Ribadiamo - precisano i promotori dell’istanza - che in quel luogo l’acqua è esondata e decine di abitazioni sono state allagate. Rileviamo quindi una contraddizione in termini. Inoltre ci viene poi detto che le tane delle talpe non sono pericolose. Non abbiamo motivo di dubitare anche se questi animali scavano cunicoli rettilinei anche di 6-8 cm di diametro e lunghi almeno 8 metri. Siccome non vogliamo insistere con lettere che, se reiterate, possono anche disturbare chi è fortemente impegnato nei lavori concreti - chiudono gli associati - abbiamo segnalato le nostre perplessità alla sindaca di Riolo Terme».