Riolo, in attesa di Halloween, la presidente della Pro Loco Berti illustra le strategie

Birgül Göker - La Pro Loco di Riolo Terme è nata da più di 25 anni. Svolge un ruolo fondamentale per la realizzazione degli eventi sul territorio. Ne parliamo con Paola Berti, presidentessa.
La Pro Loco di Riolo Terme quando si è costituita?
«La Pro Loco ha 27 anni. Io sono l’ultimo arrivato tra i presidenti. Gian Natale Solaroli è stato fondatore e presidente per 25 anni. Poi ha deciso di lasciare. Oggi rimane comunque con la carica di presidente onorario e continua a supportarci. Io sono alla guida della Pro loco da 3 anni. La nostra associazione oggi conta sul ruolo attivo di tantissimi volontari e circa 200 tesserati. Nel consiglio siamo 13 persone». Un’associazione molto attiva. Quali sono gli eventi più importanti?
«Noi siamo una delle Pro Loco più prolifiche del territorio romagnolo. A partire da aprile apriamo la nostra rassegna di sagre con quella dell’Agricoltura. Da lì ogni mese segue una festa o una sagra. La fiera dell’Agricoltura esiste da 11 anni ed è ormai riconosciuta a livello nazionale, abiamo gli espositori provenienti da tutta Italia. Questa manifestazione non è dedicata solo al mondo dell’agricoltura, ma anche ai bambini che incontrano gli animali che normalmente non vedrebbero. Per esempio, il momento della schiusa delle uova è molto apprezzata sia dai piccoli che dai grandi. Direi che questa è una fiera che con il tempo è cresciuta molto».
Anche l’estate riolese è ricca di appuntamenti. Quali sono le iniziative principali?
«Abbiamo una nuova festa che ha sostituito la sagra “Mare e Collina” che è diventata “Zug: festa dei giochi senza tempo e senza età”. Zug vuol dire gioco in dialetto romagnolo e nasce dalla collaborazione con diverse associazioni dedite al recupero dei giochi tradizionali provenienti da tutta Italia. E’ una nuova iniziativa che ha solo 3 anni. Stiamo cercando anche di attivare un mercato del fumetto e del libro. Poi a luglio abbiamo una delle nostre sagre più storiche: quella dello Scalogno. Questo evento è il nostro fiore all’occhiello. Proprio in questa estate è nato il Consorzio dedicato allo scalogno che è un prodotto Igp. La sagra ha raggiunto i 27 anni di vita. In seguito abbiamo tante altre manifestazioni come Frogstock, la festa dell’Uva, le erbe degli Sforza».
Ora è il tempo di Halloween?
«Il 31 ottobre a Riolo si festeggia Samhain, il capodanno celtico. Lo chiamiamo anche Halloween perché vogliamo che sia riconosciuto facilmente, ma in realtà è una rievocazione storica. Walter Vinci, che è il nostro direttore artistico, ha fatto ricerche importanti. Ogni anno riproponiamo tradizioni reali, per cui noi ci teniamo dire che questo è un vero e proprio capodanno celtico. Il tutto è nato con un nostro vice presidente che purtroppo non c’è più, Giorgio Visani. Lui aveva una passione per la ricerca storica e attraverso le ricerche si è potuto capire che da qui i Celti sono passati e hanno lasciato un segno concreto. Il 31 ottobre, a Riolo, ci saranno gruppi storici che riproporranno riti dell’epoca. Il tema principale è sempre l’eterna lotta tra il bene ed il male, con scontri di creature fantastiche e sfilate nelle vie del paese».