Rimini, picchia la compagna e l'accusa di vedersi per droga: condannato

Violenze fisiche, minacce, umiliazioni continue, iniziate nel 2015, avevano portato una 40enne a lasciare il compagno 38enne tre anni fa. La coppia aveva anche avuto un figlio, morto quando aveva solo 4 anni per gravi motivi di salute, figlio che secondo l'uomo era stato concepito con uno dei tanti amanti che aveva la donna e a cui si concedeva per ottenere in cambio della droga. La gelosia immotivata ed ossessiva aveva portato il 38enne a picchiare la donna convinto che la compagna avesse baciato il fratello di un'amicala così, dopo anni di soprusi la donna si era decisa a lasciarlo. Lui,però, era diventato più violento: aveva distrutto l'arredamento di 0casa costringendola a pulire, l'aveva torturata e violentata durante una lite quindi lei l'aveva denunciato e per il 38enne era scattato il divieto di avvicinamento. Finito a processo con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale, l'uomo è stato condannato a 2 anni e 8 mesi solo per il primo capo di accusa. Il. pm aveva chiesto 5 anni mentre i legali dell'uomo la sua assoluzione puntando il dito sulla poca credibilità della 40enne per una serie di problemi legati all'uso di psicofarmaci e droghe.