Rimini, omicidio Pierina Paganelli: spunta un movente religioso. Nuove analisi sui dispositivi di Dassilva

Romagna | 30 Settembre 2024 Cronaca nera
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A quasi un anno dall'omicidio della 68enne Pierina Paganelli, accoltellata nel garage del condominio di via del Ciclamino dove abitava, il 3 ottobre dello scorso anno, il suo assassino non ha ancora un nome. Il 16 luglio, il gip ha disposto la misura di custodia cautelare in carcere per Louis Dassilva, il trentaquattrenne senegalese che aveva una relazione extraconiugale con la nuora della vittima, Manuela Bianchi e che viveva con la moglie nello stesso stabile della vittima e della sua amante. Il 30 settembre, il gip Vinicio Cantarini ha conferito l'incarico ad un consulente tecnico per analizzare i dispositivi elettronici- due telefoni, due pc portatili e quattro orologi digitali- sequestrati a Dassilva. Gli inquirenti sperano di trovare nuove prove partendo dal'app salute che monitora i passi e i battuti cardiaci, fino ai vari accessi alla piattaforma Netflix che il 34enne sostiene di aver guardato nei momenti in cui Pierina veniva assassinata.
Il Gip ha stabilito che gli accertamenti sui cellulari per quanto riguardano gli spostamenti, contapassi compreso quindi, saranno effettuati solo a cavallo del delitto, per la sera del 3 ottobre 2023. Mentre dal primo maggio 2023 saranno esaminate le chat e i contatti dell'indagato, con particolare attenzione ai messaggi tra Dassilva e la nuora di Pierina. La Procura aveva chiesto che l'esame sui dispositivi informatici partisse dal 1 maggio, compreso gli spostamenti. Ma il giudice riferendosi in particolare alle uscite televisive dei consulenti, ha spiegato come le testimonianze si portano in aula e "i dubbi vanno risolti ora con incidente probatorio". L'udienza si è conclusa con la nomina da parte della procura del perito, Alessandro Perri. La difesa di Dassilva ha nominato il consulente informatico Luigi Nicotera e il criminalista Davide Barzan che segue nuora Manuela Bianchi e il fratello Loris, ha nominato il professor Sandro Ferdinando Salvati di Modena. Gli avvocati Monica e Marco Lunedei che difendono i tre figli di Pierina si sono riservati.

IL CASO
Inizialmente l’attenzione degli inquirenti si era rivolta ad una cerchia più ampia di persone ascoltate più volte in questura: oltre a Louis Dassilva anche Manuela Bianchi, il fratello di lei Loris Bianchi e la moglie dell’indagato Valeria Bartolucci. Il movente, secondo la Procura, poteva essere passionale: la relazione tra Louis e Manuela aveva creato un clima di rancore e forti dissapori con Pierina e dall’analisi dei tabulati telefonici sarebbero emerse forti preoccupazioni, soprattutto da parte di Manuela, delle conseguenze che la frequentazione fra i due amanti, entrambi sposati e vicini di casa, avrebbe avuto una volta venuta alla luce. In un’intercettazione ambientale realizzata nella sala d’attesa della questura, Manuela confessa a Louis di essere certa che entrambi siano stati convocati per essere arrestati e l'uomo le chiede se il rischio riguardi anche il fratello di lei, Loris. E la sera prima dell’omicidio Louis scrive a Manuela che la sua famiglia, ovvero il marito e la suocera, non la meritano e la trattano come una serva. Le indagini vanno avanti per mesi e, solo di recente, sono state diffuse le chat e le foto che i due amanti si scambiavano anche dopo l'omicidio promettendosi amore eterno. Ma il movente potrebbe anche essere religioso. La sera dell'assassinio, Manuela aveva manifestato a Louis una forte preoccupazione per il fatto che l’indomani sarebbe stata sottoposta al giudizio del collegio degli anziani dei testimoni di Geova, comunità religiosa che frequentava insieme a suo fratello Loris e alla suocera Pierina. L'adulterio, specie tra i testimoni di Geova, porta un grande disvalore sociale ed etico e per gli inquirenti ha avuto un grande peso nel determinare un eventuale movente del delitto. La Procura potrebbe indagare altri soggetti che volevano salvaguardare l’onore di Manuela o a vendicarla dalle angherie e dalle ingiustizie che, secondo il punto di vista del killer, avrebbe subito dalla suocera pronta a scrediare la nuora davanti al collegio degli anziani dei testimoni di Geova.
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