Rimini, frode fiscale e riciclaggio: FInanza sequestra beni per 2 milioni

Romagna | 27 Febbraio 2018 Economia
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Al termine di articolate attività di polizia economico – finanziaria, i finanzieri di Rimini hanno eseguito, nei giorni scorsi, un provvedimento emesso dal gip e sequestrato beni mobili e immobili per un valore stimato di due milioni di euro ad un imprenditore del settore “fotovoltaico” e ad alcuni componenti la sua famiglia.Le indagini dei militari, coordinati dalla Procura di Rimini, hanno consentito di appurare che il 60enne imprenditore di origini calabresi, ma residente a Rimini, attraverso la propria azienda, impegnata nella costruzione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, aveva realizzato un impianto fotovoltaico, sub-appaltando parte dei lavori a ditte che avevano, poi, emesso nei confronti della stessa società fatture per operazioni inesistenti per un importo pari a quasi 4.6 milioni, consentendo così di evadere le imposte per oltre 2,2 milioni di euro.E' emerso che l'imprenditore, attraverso i suoi molteplici conti correnti, aveva trasferito il denaro che avrebbe dovuto essere impiegato per il pagamento delle fatture passive, risultate in realtà false, su conti correnti intestati a società e persone fisiche a lui riconducibili. In particolare una rilevante somma di denaro è stata girata su conti correnti intestati al figlio, che, a sua volta, avrebbe di conseguenza “riciclato” tali somme effettuando bonifici su conti correnti presso banche sammarinesi, società inglesi, nonché acquistando immobili ed emergendo, in soli tre anni, per una sproporzione reddituale anomala pari, tra investimenti ed entrate globali, ad oltre 700 mila euro.Temendo di poter subire aggressioni patrimoniali, il 60enne si era spogliato della titolarità di una buona parte dei propri beni, costituendo ed intestando alla consorte due nuove società alle quali vendeva immobili e terreni acquistati in precedenza, rendendosi così responsabile, in concorso con la moglie di trasferimento fraudolento di beni e valori. I tre sono stati indagati per frode fiscale, riciclaggio di danaro e trasferimento fraudolento di valori. Il gip ha disposto il sequestro di 5 conti correnti, 44 terreni, 5 immobili, quote societarie di 5 società, una polizza assicurativa, il tutto per un valore stimato pari a 2 milioni di euro.
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