Rimini, cerca un socio per appianare un debito del proprio bar, ma viene truffata
Per appianare un buco di 300 mila euro creato dal primo socio ne aveva cercato un altro che l'aiutasse a risollevare le sorti del suo bar e poi un terzo, ma è stata truffata. Il secondo socio non aveva portato i nuovi capitali promessi ed era stato arrestato poco prima della firma del contratto perchè coinvolto in un giro di droga così alla 60enne che navigava in pessime acque si era presentato un papabile terzo socio, un 58enne noto alle forze dell'ordine. L'uomo le aveva svuotato il magazzino pieno di rifornimenti prima di sparire, ma è finito a processo per truffa aggravata per aver approfitatto di una persona con minorata difesa. Il 58enne si era fatto avanti per aiutare la donna con il pagamento dell'affitto e dei fornitori del bar e aveva convinto la donna a vendere la sua auto per 6 mila euro e a dargli 3 mila euro per chiudere i debiti più urgenti. Aveva convinto i fornitori a riportare le merci, ma le aveva fatte consegnare in un altro locale bloccando così l'attività del bar e la 60enne l'aveva denunciato. Il suo legale, in aula ha dimsotrato come la merce fosse stata consegnata al bar, ma il pm ha chiesto una condanna a un anno e mezzo e la sentenza è attesa per il prossimo 23 gennaio.