Ravenna, sei ore di concerto per Roberto Masotti

Partirà alle 17 di domenica 20 novembre, con la presentazione della nuova stampa del mitico libro fotografico You Tourned the Tables on Me ol musicologo Veniero Rizzardi, l’evento speciale «Terre incognite», giornata che Ravenna Festival dedicherà al teatro Alighieri al ricordo di Roberto Masotti, figlio benemerito della città bizantina e fotografo tra i più grandi nel campo ella musica in particolare, che si è spento pochi mesi fa. La ristampa della sua storica raccolta di foto con un tavolino protagonista di scatti che ritraggono buona parte delle personalità più forti della musica «creativa» degli anni ’70 e ’80 (Masotti è stato un collaboratore assiduo dell’etichetta Ecm e non soltanto) sarà la giusta introduzione al concerto, lungo addirittura addirittura sei ore, durante le quali sfilerà una vera galleria di stelle della musica improvvisata.
Fra i tanti che suoneranno per Masotti un nome di spicco è di sicuro quello del percussionista Don Moye dell’Art Ensemble of Chicago, senza dimenticare il venerabile Enrico Rava, che suonerà in quartetto. Presente all’Alighieri anche il pianista inglese Alexander Hawkins, tra i migliori oggi a livello mondiale sul confine tra improvvisazione e jazz di matrice cameristica, e poi ancora il sassofonista milanese Massimo Falascone con la Tai No-Orchestra, lo storico trombettista Guido Mazzon, la contrabbassista di rngo internazionale Silvia Bolognesi, il flautista Fabio Mina, il compositore e trombonista Giancarlo Schiaffini, che ha fatto la storia della «creativa» negli anni ’70, Alvin Curran dei leggendari Musica Elettronica Viva, il non meno importante violoncellista Walter Prati, e sembra al violoncello si esibirà il grande Giovanni Sollima, legato al festival così come l’elettro-acustico Luigi Ceccarelli. E non mancherà nemmeno Patrizio Fariselli degli Area. Mica poco.