Ravenna, la pediatra: "Accessi limitati e zero attività di volontariato"

«Stiamo limitando gli accessi in Pediatria, i bambini ricoverati possono rimanere solo con un adulto alla volta, senza ricevere altri visitatori». A parlare è la pediatra dell’ospedale di Ravenna Ivana Bruno, che racconta come in questi giorni, a causa del Coronavirus, anche il reparto si stia attrezzando per limitare il circolare di persone: «Tendiamo a tenere chiude le porte delle stanze di degenza, i genitori ci chiamano usando il campanello. Cerchiamo di limitare anche il classico giro in corridoio dei bambini». In queste settimane sono anche sospese le attività di volontariato come la pet therapy e i clown di corsia. Per quanto riguarda il pronto soccorso pediatrico, gli accessi sono drasticamente crollati: «Oltre alla paura del contagio, c’è un buon lavoro di filtro che viene svolto dalla guardia medica e dai pediatri di famiglia. Da noi arrivano solo i casi di bambini ai cui genitori è stato consigliato di rivolgersi all’ospedale». Molto frequenti, tra gli adulti, le domande sul Coronavirus: «I genitori che arrivano da noi con figli con sintomi respiratori, la domanda ce la fanno. In generale, la preoccupazione è molto diffusa. Il fatto che non ci siano stati ancora casi pediatrici, poi, mette sull’attenti molte persone. Noi, in ogni caso, siamo preparati all’eventualità: in caso di sospetto, si contatta l’infettivologo e si esegue immediatamente un tampone». (s.manz.)