Ravenna, la Cmc chiede il concordato con riserva
A seguito della riunione del Consiglio di amministrazione, la Cmc ha annunciato che chiederà il concordato preventivo con riserva e che il deposito del relativo ricorso verrà effettuato martedì 4 dicembre presso il Tribunale di Ravenna. In una nota, la cooperativa ha spiegato che "in esito all’istruttoria realizzata con l’ausilio dei propri advisor legali e finanziari, già annunciata al mercato con comunicato stampa del 9 novembre al quale si rinvia, gli organi deliberanti di Cmc hanno ritenuto che, nell’attuale frangente di tensione finanziaria di cassa, l’accesso al concordato con riserva rappresenti il percorso più efficace per porre in sicurezza il patrimonio della società e tutelare, in tal modo, tutti i portatori di interessi. Si rende noto che il piano concordatario - volto a conseguire il risanamento dell’esposizione debitoria delle Società e il riequilibrio della propria situazione finanziaria attraverso il presumibile ricorso al concordato con continuità aziendale ex art. 186-bis L.F. - è in fase di avvio di elaborazione e necessita di ulteriore tempo per essere finalizzato e formalizzato». La cooperativa si impegna, infine, a comunicare ogni aggiornamento sulla procedura. Intanto, restano bloccati in Kuwait i due dipendenti della cooperativa, Andrea Urcioli e Ricardo Pinela, arrestati, trattenuti per 11 ore con l'accusa di aver danneggiato macchinari di proprietà delle ditte locali che avevano avuto in subappalto i lavori, poi rilasciati. Sono ancora in attesa dell'ok per il rimpatrio e Cmc ha annunciato che farà quanto possibile perchè entrambi tornino in Italia quanto prima.