Ravenna, inaugurata una nuova panchina rossa contro la violenza di genere

In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre, Camst group ha inaugurato questa mattina, davanti al ristorante self-service Tavolamica a Fornace Zarattini, una panchina rossa, simbolo del femminicidio e del vuoto che ogni donna uccisa lascia all’interno della società.La panchina rossa è diventata un emblema della lotta alla violenza di genere, oltre che un seme da gettare nella comunità e coltivare con cura. L'obiettivo è quello di diffondere tra tutti i membri della collettività idee di valore, per comprendere l'importanza dell'amore, del rispetto, della libertà e della vita.All’inaugurazione sono intervenuti Stefania Ceretti, vicepresidente di Camst group, Federica Moschini, assessora alle politiche di genere nel Comune di Ravenna, Paolo Lucchi e Mirko Bagnari di Legacoop Romagna, e Monica Vodarich, vicepresidente di Linea Rosa Ravenna, centro anti violenza di Ravenna.Oltre alla panchina rossa posizionata davanti al ristorante di Fornace Zarattini, questa mattina sono state inaugurate da Camst group altre due panchine rosse, presso la Tavolamica SPIP di Parma e la Tavolamica Corticella a Bologna. Le panchine sono state installate in luoghi di passaggio e di alta visibilità, in modo tale da stimolare una riflessione profonda sul tema della violenza contro le donne.«Le panchine rosse in punti molto affollati della città sono un simbolo potente: combattere la violenza contro le donne deve essere una responsabilità condivisa. Ogni vita spezzata lascia un vuoto insostenibile, e il nostro impegno è garantire ambienti sicuri e rispettosi per tutti. Siamo determinati a promuovere l’autonomia femminile attraverso progetti concreti di inserimento lavorativo, perché solo così possiamo costruire un futuro di sicurezza e dignità. Ogni azione che intraprendiamo insieme è un passo deciso verso una società più giusta e inclusiva», ha dichiarato Stefania Ceretti, vicepresidente di Camst group.A esprimere l’importanza della giornata anche Federica Moschini, assessora alle politiche di genere nel Comune di Ravenna: «Questa iniziativa è un forte richiamo alla responsabilità collettiva di prevenire la violenza di genere. Le panchine rosse ci ricordano le vite spezzate e la necessità di continuare a lavorare per una cultura basata sull'uguaglianza e sul rispetto. La collaborazione con realtà come Camst è fondamentale per costruire una rete di supporto e sensibilizzazione che raggiunga ogni angolo della nostra comunità».Queste iniziative si inseriscono in un insieme di attività e collaborazioni che da anni Camst group porta avanti per sensibilizzare rispetto al tema del contrasto alla violenza di genere e della valorizzazione delle donne nei vari ambiti della società.Su 11mila persone che lavorano in Camst group, più dell’80 per cento è rappresentato da donne. Camst group porta avanti alcuni progetti in collaborazione con l’associazione nazionale D.i.Re Donne in rete contro la violenza, l’associazione Unione Donne in Italia (UDI) e Legacoop, per inserire tra il personale alcune donne seguite dai centri anti violenza, in modo che possano arrivare a una condizione di maggiore autonomia economica.Con D.i.Re, rete nazionale composta da 84 organizzazioni che ogni anno affiancano più di 20mila donne, oltre al progetto di inserimento lavorativo, da alcuni anni Camst group porta avanti la distribuzione di “Fuori dalla violenza”, un leaflet informativo che racconta la violenza, le sue forme e come uscirne, che è stato distribuito in formato cartaceo a tutti i dipendenti dell’azienda, mentre per i responsabili dei locali Camst vengono organizzati dei corsi di formazione per fornire loro gli strumenti per supportare chi si trova in difficoltà.Quest’anno Camst group è anche a fianco della “Fondazione emiliano-romagnola per le vittime di reato”, un ente fondato dalla Regione Emilia-Romagna per dare sostegno economico alle vittime di reati, nell’organizzazione dello spettacolo “Senza mezze misure”, scritto da Carlo Lucarelli ed Elena Zaccherini, presidente e direttrice della Fondazione, in programma il 25 novembre all’Arena del Sole di Bologna. Al centro dello spettacolo ci sono le testimonianze delle donne vittime di reato, e il ricavato sarà devoluto alla Fondazione per continuare a supportare le vittime di reati violenti.