Ravenna, in attesa delle Case della salute di Castiglione e Darsena. Parla Mazzoni (Ausl)
Elena Nencini
E’ stata inaugurata nel 2017 a Sant’Alberto la prima delle Case della Salute sul territorio ravennate che si rivolgeva ai cittadini di Mezzano, Savarna, Sant’Alberto) nell’intenzione di essere un punto di riferimento per l’accesso dei cittadini alle cure sanitarie territoriali, un luogo al quale i cittadini potessero rivolgersi in ogni momento della giornata, che assicurasse una risposta competente e adeguata ai diversi bisogni di salute e di assistenza. Tra gli obiettivi c’era quello di assicurare un punto unico di accesso ai cittadini garantendo la continuità dell’assistenza; rafforzando l’integrazione con l’ospedale per quanto riguarda la dimissione protetta, la presa in carico integrata di alcune patologie croniche e la condivisione di linee guida e protocolli assistenziali per patologie che richiedono accertamenti di elevata complessità. Oltre all’importante gestione dei cittadini che presentano malattie croniche che necessitano di controlli periodici, l’obiettivo che i medici di base e il servizio infermieristico operativo nella sede si pongono, è quello di sviluppare programmi di prevenzione rivolti ai singoli, alla comunità, a target specifici.
Ad oggi oltre a Sant’Alberto sono state attivate la Casa della salute del Mare, che si rivolge agli abitanti di Marina di Ravenna, Lido Adriano e Porto Corsini), inaugurata ad aprile di quest’anno, la Casa della Salute di San Pietro in Vincoli, nata a maggio 2017, oltre a Russi e Cervia.
Il direttore del distretto sanitario di Ravenna, Ausl Romagna, Roberta Mazzoni, spiega che sono in arrivo diverse novità: «a gennaio arriverà la Casa della comunità di Castiglione, che verrà realizzata all’interno della circoscrizione di Castiglione e sarà a servizio di tutti, sia di Cervia che di Ravenna. Abbiamo pensato a due strutture integrate e collegate che dovranno lavorare insieme, quella di Castiglione di Ravenna sulla medicina generale, il supporto infermieristico, gli assistenti sociali, ma avrà anche i sistemi di prenotazione, di revoca e di scelta del medico. Mentre a Castiglione di Cervia saranno realizzate attività di promozione alla salute, prevenzione del rischio, servizi trasversali insieme ai vari enti dell’associazionismo».
Nel frattempo si sta lavorando ad un grande progetto in Darsena, continua Mazzoni: «la Casa della comunità della Darsena sorgerà in un’area del parco di via Cesarea e sarà un punto di coordinamento organizzativo per la presa in carico dei pazienti nelle cure territoriali».
I tempi, continua la direttrice del distretto, sono ancora lunghi: «sarà pronta nel 2026, sarà una struttura di 5mila mq che vedrà attività specialistiche, radiologia, medicina, un polo riabilitativo, un consultorio familiare, un’ospedale di comunità (Osco) da 20 posti letto. Inoltre grazie ai fondi del Pnrr che dettano tempi ben precisi, sono previsti altri interventi, apartire dal 2023: la Centrale operativa territoriale, l’Osco a Russi nel 2024 e nel 2025 la ristrutturazione e il ri-adeguamento della Casa della comunità di Cervia».