Ravenna, Il progetto della nuova Ravegnana spiegato dal sindaco De Pascale: "Tempi lunghi, procederemo insieme a Forlì"
Federica Ferruzzi - «Sono tempi lunghi, si parla di anni ed è bene che i cittadini lo sappiano, ma almeno il confronto l’abbiamo iniziato». Ci tiene a chiarire la situazione in merito ad una nuova ipotesi di Ravegnana il sindaco di Ravenna Michele De Pascale, la cui Amministrazione è stata chiamata a scegliere tra tre bozze di progetto avanzate da Anas: la prima, e più realistica a detta degli interessati, riguarda l’adeguamento e la riqualificazione dell’attuale tracciato (per un costo di 77 milioni di euro); la seconda prevede invece una nuova strada parallela a quella esistente che attraverserebbe le campagne di Ravenna e Forlì (133 milioni), mentre l’ultima vedrebbe la costruzione di una nuova strada tra la E45 e Forlì sul fronte opposto al fiume Ronco (195 milioni). «Sono solo bozze, per ora, e non vanno prese troppo alla lettera - sottolinea il primo cittadino -. Se la parallela rappresenta la migliore, per viabilità, tra le proposte avanzate, avrebbe di contro un impatto devastante sulle campagne. Si distruggerebbero chilometri e chilometri di terreni agricoli, con un’opera sovradimensionata per i volumi di traffico che si spostano tra Ravenna e Forlì. La terza ipotesi, invece, rappresenta una sorta di “Cervese bis”: certo, per Forlì può essere importante, ma il problema rimarrebbe perchè, ad esempio, non sarebbe pensabile, da Coccolia, andare a Case Murate per raggiungere Forlì. Le Ville Unite e Disunite non ne beneficerebbero». Tolte queste due opzioni, risulta chiaro come l’Amministrazione propenda per la bozza di progetto relativa all’adeguamento in sede della Ravegnana. «Nel progetto, però - prosegue De Pascale - ci sono comunque due limiti: il primo è che non è previsto un elemento di intersezione con la statale 16, mentre il secondo problema è che manca un raccordo con la tangenziale di Forlì e quindi con l’aeroporto. L’importante, comunque, è che la soluzione sia presa insieme agli amici di Forlì e siamo a disposizione per confrontarci». Una volta sciolta la riserva, l’opera verrà inserita nel prossimo accordo quadro con la Regione, «ma al momento non c’è ancora un euro – prosegue De Pascale - : il tema della Ravegnana è al centro dell’attenzione, ma non vogliamo illudere nessuno fino a che il progetto non verrà inserito nel contratto di programma con l’Anas. E’ chiaro che la nostra versione comporterebbe una riduzione dei tempi: un’infrastruttura completamente nuova potrebbe prevedere espropri che aprirebbero a possibili ricorsi».