Porto Ravenna, parla il presidente Adsp Daniele Rossi: «Hub, bando entro pochi mesi; nuove opportunità sulle crociere»
Elena Nencini - Daniele Rossi, presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico centro settentrionale (Adsp), al centro ultimamente del dibattito sugli escavi sottolinea l’importanza delle trattative che sta portando avanti: «E’ una tematica che non è semplice, ma è un fattore vitale per la città».
Ribadisce la sua certezza sull’avvio dei lavori di escavo sul Progettone, confermando il proprio impegno alla guida dell’ente ravennate.
Presidente Rossi, conferma che entro luglio 2019 uscirà il bando lavori da circa 250 milioni di euro del progetto Hub portuale?
«Confermo che ci stiamo lavorando duramente, insieme a tutte le altre istituzioni pubbliche del territorio che devono perfezionare i documenti autorizzativi. Arriveremo in tempo ragionevole alla pubblicazione del bando».
Che caratteristiche avrà?
«Sarà un bando per affidamento dei lavori a un general contractor (un soggetto unico al quale - oltre che al concessionario - è affidata la “realizzazione delle infrastrutture strategiche” nda), quindi a un soggetto in grado di integrare tutte le competenze necessarie per la realizzazione di un’opera tecnicamente complessa e molto impegnativa sotto il profilo finanziario. Una delle difficoltà del bando è il coordinamento della normativa applicabile in questo caso specifico ,trattandosi del primo progetto affidato con il sistema del general contractor in vigenza del nuovo Codice appalti».
Lei aveva annunciato nell’ottobre scorso che entro il 2019 sarebbero partiti i cantieri. Oggi realisticamente i primi lavori quando li vedremo? Entro giugno 2020?
«No, anche prima. Entro il 2019 dovremmo comunque riuscire ad aggiudicare il contratto e quindi dopo serviranno due, tre mesi per le procedure amministrative e per la realizzazione del progetto esecutivo. Dopodichè potremmo vedere le draghe in porto».
A che punto sono le trattative con Rfi per il potenziamento dei terminal di sinistra e destra sul Candiano?
«Abbiamo incontrato nei giorni scorsi l’amministratore delegato di Rfi che ci ha confermato il loro impegno a rispettare il programma dei lavori. Gli anni cruciali saranno la fine del 2019, il 2020 e il 2021. Ovviamente, di tutti i lavori previsti quello che ci interessa particolarmente - ed è per quello che stiamo facendo forti pressioni su Rfi - è la realizzazione delle due sottostazioni merci in destra e sinistra Candiano, che consentiranno di sgravare ulteriormente la stazione di Ravenna di oltre il 70% dei treni merci che vi transitano oggi».
In aprile aveva partecipato con una delegazione ravennate al Sea Trade di Miami. Cos’è emerso?
«E’ emerso che anche per il settore delle crociere ci sono opportunità per lo scalo ravennate, in particolare per le navi di piccola e media dimensione, ma che sono anche le più interessanti per l’aspetto commerciale. Ovviamente è indispensabile la realizzazione del Parco delle dune (parco pubblico) a Porto Corsini per la riqualificazione dell’area e della stazione marittima. Sono le cose che tutte le compagnie armatoriali ci hanno chiesto. Nei prossimi giorni ci sarà un incontro su questo argomento con la Conferenza dei servizi».
Infine, in Italia si parla spesso a livello portuale del «triangolo d’oro» fra Genova, Livorno, Trieste. Ravenna quando potrà entrare fra i big? In Assoporti com’è percepita la realtà romagnola?
«Ravenna c’è già fra i big. Con i suoi 27milioni di merce movimentata, i 7600 treni che transitano in porto, le 3300 navi è fra i primi porti di Italia. Ravenna ha un potenziale di sviluppo che nessun altro porto in Italia ha, legato all’approfondimento dei fondali e alla realizzazione delle nuove aree logistiche per oltre 200 ettari in porto che fanno parte del progetto hub portuale».