Pet therapy nelle strutture per anziani. Parla Maria Teresa Ghinassi, responsabile dell'ass.ne Cinoservizio
Nelle strutture gestite dall’Asp dei Comuni della Bassa Romagna è ripartito, riscuotendo successi e dopo alcuni anni di sospensione, il progetto di attività assistite con gli animali. Per l’edizione 2024 il partner individuato per la gestione delle attività è stato il Cinoservizio del Canile Comprensoriale di Bizzuno, con cui l’Asp aveva già collaborato in alcune precedenti edizioni dell’attività. Dopo alcuni incontri di preparazione con la responsabile Maria Teresa Ghinassi, gli operatori certificati e iscritti all’albo regionale hanno avviato l’attività vera e propria assieme a una sessantina di ospiti individuati nelle varie sedi di servizio dell’Asp, suddivisi in gruppi di 10-15. Le sedute hanno coinvolte le Cra Sassoli di Lugo, Bagnacavallo e Conselice e il Centro diurno per anziani e comunità alloggio Silvagni di Voltana. Terminato il primo ciclo, dopo la necessaria pausa estiva, le sedute ricominceranno in autunno per concludersi entro la fine dell’anno. «Da anni facciamo attività assistite e siamo molto soddisfatti, sia di aver ripreso il lavoro nelle strutture gestite da Asp, sia dei risultati raggiunti in questi mesi con gli anziani- ha commentato Ghinassi-. Non ripartiremo prima di ottobre, perché con il caldo non è il caso di spostare gli animali. Dopo la pausa obbligata di queste attività, legata alla pandemia abbiamo acquisito “forza nuova”: nel 2023 cinque persone hanno frequentato il corso di formazione e quest’anno hanno potuto lavorare. In ogni struttura l’operatore ci indicava gli ospiti che desideravano essere coinvolti, in primis quelli che magari non partecipavano ad altre attività e si è lavorato assieme: noi abbiamo messo a loro disposizione la nostra relazione con il cane, costruita negli anni, e gli operatori ne hanno fatto uno strumento per perseguire il loro obiettivo. Il lavoro è, ovviamente, centrato sul benessere dell’ospite e va modulato in base al suo stato psicofisico: ad un signore malato di Alzheimer abbiamo fatto accarezzare un cane e vederlo aprire gli occhi e sorridere sperando che la sensazione del manto sotto il palmo della mano potesse risvegliare in lui bei ricordi è stato un traguardo. Ad un altro ospite di una struttura di Bagnacavallo che ci aveva parlato di quanto avesse amato il suo cane abbiamo fatto fare un giretto portando al guinzaglio uno dei nostri: in questo modo si stimolano ricordi e si favorisce il benessere della persona». Come sempre, l’arrivo in struttura degli amici a quattro zampe (4/5 cani di varie razze) ha destato curiosità e sorpresa negli ospiti, attivandone, poi, l’interesse per le storie degli animali, ricordando le esperienze passate con i propri animali domestici e coinvolgendo nelle attività di gioco e toelettatura anche gli anziani inizialmente più diffidenti. In questa edizione sono stati utilizzati anche strumenti di valutazione per l’esito dell’attività (scheda Cornell) che hanno rilevato un accresciuto grado di benessere e serenità al termine di ogni seduta, anche per gli ospiti con disturbi del comportamento. Il progetto 2024 è stato candidato al primo bando finanziato dalla Regione Emilia-Romagna per le attività assistite con gli animali, segno di grande attenzione e sensibilità verso questi percorsi di terapie non farmacologiche, rivolte agli ospiti delle strutture per anziani.(marianna carnoli)