Nuovo codice della strada: giro di vite anche per i monopattini
Obbligo di casco, targa e assicurazione, ma anche divieto di parcheggiare sul marciapiede e di circolare in certe zone della città. Il nuovo Codice della Strada ha riscritto le regole sui monopattini elettrici, protagonisti della mobilità dopo la pandemia e tanto amati soprattutto dai giovani e dai pendolari, quanto odiati da automobilisti e pedoni.
Chi possiede un monopattino elettrico deve dotarsi di targa, deve necessariamente indossare il casco che prima era obbligatorio solo per i minori e, soprattutto, dovrà assicurarsi. Con l’approvazione della riforma, infatti, è vietata la circolazione di monopattini elettrici non coperti dall’assicurazione per la responsabilità civile verso terzi.
Non sono risparmiati dalla riforma neanche i servizi di noleggio dei monopattini: viene imposto il divieto di guidarli fuori dai centri abitati e per attuarlo i gestori del servizio devono installare sistemi automatici che impediscono il funzionamento dei monopattini al di fuori delle aree urbane. Infine, i conducenti di monopattini elettrici potranno circolare solo su strade urbane con limite entro i 50 Km/h.
«I monopattini rappresentano un’innovazione che ha migliorato la mobilità- ha commentato il Comandante della Polizia locale di Ravenna, Andrea Giacomini- ma gli italiani sono stati poco bravi a meritarseli in forma cosi “snella” come è oggi, senza alcun obbligo né assicurazione. Spiace per chi li ha sempre usati correttamente e con giudizio, ma il giro di vite previsto dal nuovo codice della strada serve ai tanti scalmanati che da anni sfrecciano incuranti del potenziale pericolo creato. Chi sgarra verrà penalizzato con sanzioni più severe, i cittadini potranno godere di più ordine e vivibilità dello spazio urbano, senza più vedere mezzi lasciati a bordo strada o sui marciapiedi che creano un effetto degrado. Le forze dell’ordine, infine, avranno regole chiare da far rispettare. I monopattini sono veicoli elettrici, non a trazione muscolare pertanto è giusto debbano essere assicurati per coprire danni provocati ad altri utenti, così come è utile l’introduzione del casco, un elemento di sicurezza a prescindere dall’età del conducente».
Il nuovo codice ha introdotto, come detto, l’obbligo del casco, che d’ora in poi sarò valido per tutti, restando fermo il compimento del 14esimo anno per mettersi alla guida del mezzo. Una questione che ha creato diversi malumori in chi noleggia: l’introduzione di un vano porta-casco potrebbe metterebbe in pericolo la stabilità del mezzo, le persone, difficilmente si porteranno dietro il proprio casco e per motivi igienici potrebbero non volerne indossare uno in dotazione. Infine difficile che le aziende li forniscano per evitare furti o atti vandalici.
Per quanto riguarda la targa, si tratterà piuttosto di un apposito contrassegno adesivo non rimovibile stampato dall’Istituto poligrafico e Zecca dello Stato. «La targa ci auguriamo contribuisca a ridurre i comportamenti non rispettosi della legge- ha aggiunto Giacomini- e noi forze dell’ordine potremo identificare l’intestatario del mezzo oltre all’utilizzatore del monopattino. Inoltre, i tanti cittadini che in questi anni ci hanno segnalato scorribande anche nel centro città e sosta selvaggia un po’ ovunque, con la targa avranno un elemento in più».
Infine, per l’assicurazione si potrà scegliere l’RC capofamiglia o l’RC per la mobilità. La prima tutela “il contraente e la sua famiglia a 360° e da moltissime evenienze che, in alcuni casi, includono anche i danni arrecati a terzi durante la guida del monopattino. Le seconde, invece, sono polizze specifiche per i monopattini, e tutelano quindi il contraente nell’eventualità in cui dovesse arrecare danni a terzi o a oggetti di terzi durante la guida di un monopattino. Queste le multe: monopattino non conforme, sanzioni da 200 a 800 euro; violazione obbligo di targa o assicurazione, sanzioni da 100 a 400 euro, violazione obbligo di casco o limiti di velocità, sanzioni da 50 a 250 euro. (m.c)