Sandro Bassi - Modigliana prosegue nella valorizzazione del territorio presentando un progetto di sentieri, o meglio di «percorsi agrourbani» visto che partono tutti dal centro storico. Si tratta di nove itinerari di mezza giornata ciascuno, distribuiti nelle tre valli - Acerreta, Tramazzo, Ibola - che confluiscono a formare il torrente Marzeno, tutti cartografati, georeferenziati e percorribili a piedi, bici da montagna o anche cavallo; si snodano su sentieri forestali ma anche su carraie campestri, stradine bianche e anche su asfalto ma sempre poco o per nulla trafficato.
«Abbiamo cercato - spiega il sindaco Jader Dardi - di unire storia, racconti, bellezze naturali e arte. Grazie alla sua collocazione geografica e morfologica, Modigliana è stata nei secoli importantissima, dal Medio Evo dei conti Guidi all’Ottocento della trafila garibaldina e di Silvestro Lega, fino alle manifatture, in particolare le filande, del recente passato; in mezzo c’è stato il baratto di Maria Stella Chiappini, la storia partigiana, il recente sviluppo del design industriale ma anche l’acquisizione da parte del Comune della grande azienda agro-forestale di Montebello. Abbiamo appunto fatto ricorso a questa specie di filo rosso per itinerari che devono anche essere evocativi». «Sono ben 180 km di sentieristica - gli fa eco l’assessore a turismo e cultura Rosa Grasso - inclusi anche alcuni “sottopercorsi”. Ogni anello è stato tracciato tramite gps ed è reperibile sul sito www.sentieriagrourbani.com, oppure anche sulle mappe cartacee presso gli esercizi convenzionati. Per ogni percorso ci sono punti di interesse ambientale, storico, naturalistico o enogastronomico; abbiamo anche predisposto un “passaporto escursionistico” con tappe timbrate negli esercizi del centro e successivo accesso a premi sponsorizzati. Il progetto è stato realizzato dalla nuova sezione Cai Modigliana e fattivamente portato avanti dal volontariato cittadino». L’inaugurazione di questa imponente rete sentieristica avverrà il 3 e 4 luglio prossimi con un vero e proprio festival che prevede escursioni (anche con partenza all’alba, letture animate e intermezzo di ristoro agricolo), degustazioni ed una mostra di Chiara Lecca e Nicola Samorì sul tema dantesco «Selvamille». Ci sarà la possibilità di raggiungere il gruppo a metà strada (Santa Reparata) tramite una navetta gratuita con partenza da Piazza Battisti. La domenica 4 luglio sarà dedicata alla scoperta della Riserva di Montebello, 320 ettari di rimboschimenti degli anni Cinquanta con alberi da tutti i continenti, riserva acquistata dal Comune meno di vent’anni fa. All’interno di tre punti-sosta del percorso nella Riserva gli artisti Claurulecis, Giacomo Cossio e Verter Turroni realizzeranno opere di land art, poi vi saranno concerti in collaborazione con Strade Blu e infine mercatini e degustazioni di erbe aromatiche e vino. Inoltre, in un anello escursionistico dedicato a Dante sarà possibile ripercorrere una parte del percorso che il Poeta fece da Firenze a Ravenna. Anche qui, possibilità di accesso con una navetta che partirà dalla centralissima piazza Matteotti oppure anche con e-bike prenotabili (vedi sito). «Due anticipazioni nella Tenuta di Montebello - aggiunge infine Roberto Biondi della Pro loco - si terranno lunedì 21 e domenica 27 giugno e si tratterà di una camminata serale dantesca con pizza fritta finale per tutti e di una giornata conviviale con pranzo ed escursione pomeridiana».