Maltempo a Ravenna, Fornace Zarattini allagata, chiuso il sottopasso di Sant'Antonio

La mattina del 18 maggio l'acqua è arrivata a Fornace Zarattini e, nella notte tra il 18 e il 19, in via precauzionale sono stati fatti evacuare cittadini residenti in zona Canalazzo e circondario. Nello specifico: essendo alta l’acqua sul ponte, sono state fatte evacuare le famiglie della zona di Tre Ponti, via Canalazzo e zona sottopassaggio Sant’Antonio attorno alle 22 poi, alle 23.30 le famiglie della via Canalazzo prima del sottopassaggio Sant’Antonio verso la città. Essendo allagata la rotonda dei Fornasieri è stato chiuso lo svincolo della Faentina sotto la statale 16 Adriatica sia in direzione Ravenna che in direzione Fornace Zarattini così come lo svincolo in uscita dalla statale 16 su via Faentina. Alle 8 del 19 maggio è stato chiuso il sottopasso di Sant’Antonio, sotto la 309 Dir, e la via Faentina dallo svincolo A14 dir alla rotonda Fornasari ed è stata disposta una nuova evacuazione anche dalle case al di là del sottopasso di Sant'Antonio, in direzione nord, e di quelle prospicienti la vicina via Canala. “La situazione complessiva per un’emergenza unica nel suo genere, mai verificatasi da oltre cent’anni - ha dichiarato il Prefetto di Ravenna Castrese De Rosa - sta richiedendo impegno e dedizione massimi da parte di tutte le componenti del sistema di Protezione Civile, sempre disponibili, professionali e coraggiose e a cui va il mio commosso ringraziamento”. Con la Protezione civile nazionale regionale si sta ora lavorando per risolvere le tante rotture arginali (che hanno riguardato fiumi come il Lamone, Sillaro, Senio, Savio, ecc.) e per ricostruire con opere provvisionali i tanti argini collassati in più punti. Questi interventi saranno decisivi per evitare che l’acqua continui ad invadere i territori della bassa Romagna, di Ravenna e Cervia e consentire successivamente di poter intervenire con i mezzi idonei a liberare i territori dall’acqua e dai detriti. La situazione è in continua evoluzione e sarà costantemente monitorata dal Centro Coordinamento Soccorsi istituito presso la Prefettura, che sta operando senza soluzione di continuità in costante collegamento con i Centri Operativi Comunali (COC)