Lo sportivo del 2018 nel sondaggio di Settesere: Sofia Collinelli batte Milena Baldassarri e Simona Ballardini
Gabriele Cocchi
Non è stata una vittoria. E’ stato un autentico dominio e questa volta la pista non c’entra. Sofia Collinelli, classe 2001, astro nascente del ciclismo su pista, ravennate e figlia d’arte (il padre Andrea vinse l’oro alle Olimpiadi di Atlanta 1996), è la sportiva del 2018 secondo il consueto sondaggio lanciato, come ogni anno, dalla redazione sportiva di setteserequi.
Sul podio, tutto al femminile, sono salite anche Milena Baldassarri (ginnastica ritmica) e l’intramontabile Simona Ballardini. Il 2018 di Sofia è stato coinvolgente e travolgente con il doppio titolo Mondiale ed Europeo, nella categoria Juniores, conquistato in estate, e una storica partecipazione alle Olimpiadi giovanili di Buenos Aires: «Quella in Argentina - comincia la Collinelli - è stata una bellissima esperienza, rappresentare l’Italia in un contesto così è un orgoglio». Nonostante la giovane età, come detto, Sofia ha già al suo attivo un titolo Mondiale e un titolo Europeo conquistati nella specialità inseguimento a squadre su pista, oltre a tre titoli italiani su pista e uno a cronometro: «Per me è stato un 2018 meraviglioso, indimenticabile. Queste vittorie mi hanno reso molto felice, ero molto emozionata e contenta delle mie prestazioni: prima di partire per il Mondiale non avrei mai immaginato di prendere l’oro ma poi, gareggiando, ho cominciato a crederci ed alla fine eravamo consapevoli sia io che le mie compagne che si poteva fare perché l’affiatamento che si era creato tra noi era ottimale». A fine anno c’è tempo anche per qualche dedica: «Le vittorie sono per la mia famiglia che mi aveva seguito anche in Svizzera e che almeno ripaga tutti del tempo e delle energie che mettono per seguirmi». A proposito di famiglia, ora gli allori iridati appesi in casa sono tre visto che anche papà Andrea ne aveva già collezionati due in bacheca: «Esatto, è una grande soddisfazione anche se i suoi valgono certamente di più e su questo ci ridiamo sopra ma per me è un bel cominciare, sono veramente molto soddisfatta. Essendo alla prima stagione da Junior mai avrei pensato di vivere tali soddisfazioni: nel 2019 militerò ancora tra le junior ma non significa nulla perché sappiamo che cercare di confermarsi è ancora più difficile che riuscirci la prima volta, perciò schiena bassa e pedalare forte per cercare di essere al meglio per gli Europei e Mondiali che avremo anche nel 2019».
Chi è il suo idolo sportivo? «Su strada scelgo Sagan, fortissimo come ciclista ma anche a livello umano come ha dimostrato ai recenti Mondiali quando è salito sul palco a premiare il nuovo campione del mondo Valverde, un gesto di grande sportività e signorilità che è molto raro se non impossibile vedere oggi giorno». Come è scattata la passione per il ciclismo? «La molla sicuramente è scattata grazie a mio papà, poi mi sono subito appassionata e già a 6 anni ero a pedalare e ad allenarmi nel gruppo Rinascita di Ravenna. Il mio sogno nel cassetto? Non può che essere quello di partecipare alle Olimpiadi, forse per quelle di Tokyo 2020 sarà ancora presto visto che avrò solo 19 anni, quindi andrebbero benissimo quelle del 2024, farò del mio meglio per riuscire ad esserci».