Le mostre da non perdere durante le Feste, dal capoluogo alla riviera, da Guercino a Ligabue

Romagna | 29 Novembre 2024 Cultura
le-mostre-da-non-perdere-durante-le-feste-dal-capoluogo-alla-riviera-da-guercino-a-ligabue
Anna Laura Motta
L’offerta artistica ed espositiva dell’Emilia-Romagna si accende, con l’avvento delle festività natalizie, con un ricco calendario di mostre che da oggi ai prossimi mesi trasformeranno la provincia di Ravenna e, andando oltre, anche Bologna e Ferrara in un centro culturale tutto da scoprire. Dagli ultimi mesi del 2024 fino al 2025 inoltrato, ecco tutto quello che sarà possibile visitare.

IN PROVINCIA
Partendo da Faenza, solo fino al 5 dicembre lo Spazio Ceramica di via Pistocchi 16 ospiterà la mostra «Love Versus» di Laurent Guez e Linda Heller, che inaugura sabato 30 alle 17.30. Il designer franco-canadese e l’illustratrice newyorkese imbastiscono nuove prospettive sulla scultura ceramica tra cactus personificati e figure comiche e agrodolci. Immancabile, poi, una visita al Mic, che ospita fino al 12 gennaio, nella Project Room, la mostra-installazione «In-form-azione» di Maura Biava, che mette in evidenza il tema dell’incipit artistico, a significare il passaggio dal concetto astratto alla creazione tangibile. Da ricordare assolutamente che al Mic sabato 7 inaugurerà la nuova sezione dedicata ad Art Nouveau e Art Déco. Sempre a Faenza e sempre il 7 dicembre, alle 17 alla bottega Bertaccini partirà anche un’importante mostra dedicata ai cent’anni della rivista «Xilografia» di Francesco Nonni.
A Ravenna non si può non parlare di mosaici, infatti al Mar è allestita, da inizio ottobre fino al 12 gennaio, la collettiva «I’m a mosaic», un’esposizione di arte contemporanea che ripercorre la storia del mosaico dal secondo Novecento ad oggi con le opere di artisti come Severini, Fontana, Paladino, fino a Samorì. Spostandoci a Palazzo Rasponi, sempre a Ravenna, dal 6 dicembre fino al 26 gennaio sarà possibile visitare la mostra dell’archivio dei collezionisti Roberto Pagnani e Raffaella Ghigi, dedicata agli anni dal 1955 al 1965. Fino al 15 gennaio, invece, alla fondazione Sabe per l’arte è allestita «Fotografia e Femminismi», a cura di Federica Muzzarelli, un’esposizione di opere di fotografe e artiste che anno operato nel panorama italiano negli ultimi cinquant’anni.
Sempre a Ravenna, dal 6 dicembre a Palazzo Rasponi prenderà il via «1955-1965: Il Mondo Nuovo a Ravenna - Sguardi dalla Collezione d’Arte Ghigi-Pagnani», alla scoperta di un mecenate vero della città bizantina.
A Bagnacavallo continua l’impegno del museo civico delle Cappuccine nella valorizzazione dell’arte grafica. Sarà possibile, infatti, visitare il museo, fino al 12 gennaio, per la mostra «La rivoluzione del segno», un viaggio tra incisioni, xilografie e libri d’artista da Manet a Picasso.
Infine Cervia ospita ai Magazzini del sale, dal 6 dicembre fino al 6 gennaio, le opere realizzate dagli artisti che hanno partecipato al Festival delle Arti a giugno, mentre al MarePineta Resort di Milano Marittima è allestita già da qualche mese l’esposizione che celebra il decimo anniversario della morte di Igor Mitoraj. In questo caso, sempre fino al 6 gennaio è in mostra una selezione delle opere in bronzo del maestro, nelle quali vengono unite la tradizione classico-antica alla contemporaneità.

IL RESTO DELLA ROMAGNA
Villa Mussolini a Riccione ospita fino al 6 aprile la prima grande mostra italiana sui due maestri del Novecento della fotografia mondiale: Jacques Henri Lartigue e André Kertész, il primo considerato il maestro dell’istantanea, il secondo grande interprete della fotografia riflessiva.
C’è ancora molto tempo, invece, fino al 16 marzo, per visitare la fondazione Dino Zoli a Forlì, dove è allestita un’ampia disamina dedicata all’arte dell’arazzo in Italia dagli anni ’50 del secolo scorso ad oggi, curata da Nadia Stefanel.

BOLOGNA & DINTORNI
Sicuramente da non perdere a Bologna la prima grande mostra antologica dedicata ad Antonio Ligabue. Con oltre 100 opere, l’esposizione a Palazzo Albergati è visitabile fino al 30 marzo. Ma non ci si ferma qui, perché anche le sale di Palazzo Pallavicini ospiteranno altrettante opere del pittore espressionista, in questo caso fino al 28 febbraio. Restando sullo stesso periodo storico di Ligabue, un’altra mostra da visitare entro il 17 gennaio è «Filippo de Pisis. Nascita di un quadro» al Cubo, museo d’impresa del gruppo Unipol, dedicata al raffinato pittore e letterato, esponente di una pittura incastonata tra il simbolismo e la metafisica.
Cambiando disciplina artistica, fino al 6 gennaio sarà possibile visitare l’esposizione fotografica di Martin Parr, uno dei fotografi documentaristi britannici più affermati e riconosciuti del nostro tempo, al museo Civico Archeologico. Oltre 60 fotografie da lui selezionate, della serie Common Sense, ripercorrono la sua carriera. Sempre al museo Civico Archeologico sono allestite anche le opere di oreficeria di Nino Migliori, in questo caso fino al 10 febbraio.
Al museo d’arte Raccolta Lercaro sono due le mostre visitabili nei prossimi mesi. Fino al 15 gennaio resterà allestita la video installazione «Record» di Francesca Grilli, con tema il fenomeno degli hikikomori, invece fino al 9 marzo Agostino Arrivabene presenta 22 sue opere, dipinti e disegni incentrati su trascendenza e dialogo interiore.
Il Mambo ospita già da qualche mese, e fino al 6 gennaio, la mostra dell’artista polacco Robert Kuśmirowski, dedicata al 44° anniversario dalla strage di Ustica, a cura di Lorenzo Balbi e Marinella Paderni. Sempre al museo d’arte moderna e sempre fino al 6 gennaio, sono allestite una sessantina di opere di Francesco Arcangeli, per il cinquantenario dalla sua morte.
Infine, il museo Ottocento presenta fino al 3 marzo una grande esposizione sulla famiglia Savini, i cui protagonisti possono essere considerati l’autentico specchio dell’Ottocento artistico bolognese, mentre a Casa Morandi sono esposte le opere di Vittoria Chierici in una mostra dal titolo «L’Affare Morandi».
Spostandoci ad Imola, al Museo San Domenico fino al 19 gennaio sarà possibile visitare la grande mostra interamente dedicata a Nicola Verlato, una riflessione sulla memoria collettiva, con i temi dello smarrimento e della perdita accentuati nella loro gravità dall’anomalia dell’epoca che stiamo vivendo.
A Ferrara, al Palazzo dei Diamanti, fino al 16 febbraio è possibile visitare la seconda tappa di un’ampia e ambiziosa indagine del tessuto culturale e artistico intitolata «Il Cinquecento a Ferrara», un’esposizione sul rinascimento ferrarese con le opere degli artisti Mazzolino, Ortolano, Garofalo e Dosso. Alla Mlb home gallery, invece, saranno esposte fino al 2 febbraio le opere di Anna Di Prospero, sotto il titolo «Quella casa».
Restando in provincia di Ferrara, ma spostandoci a Cento, da non perdere sicuramente è la mostra «Guercino. Un nuovo sguardo», percorso tra i capolavori del maestro Guercino e della sua scuola; presenti anche opere fino ad oggi non visibili, perché provenienti da chiese e palazzi in via di restauro. La mostra sarà visitabile fino al 31 dicembre alla Chiesa di San Lorenzo.
Compila questo modulo per scrivere un commento
Nome:
Commento:
Settesere Community
Abbonati on-line
al settimanale Setteserequi!

SCOPRI COME
Scarica la nostra App!
Scarica la nostra APP
Follow Us
Facebook
Instagram
Youtube
Appuntamenti
Buon Appetito
Progetto intimo
FuoriClasse
Centenari
Mappamondo
Lab 25
Fata Storia
Blog Settesere
Logo Settesere
Facebook  Twitter   Youtube
Redazione di Faenza

Via Severoli, 16 A
Tel. +39 0546/20535
E-mail: direttore@settesere.it
Privacy & Cookie Policy - Preferenze Cookie
Redazione di Ravenna

via Arcivescovo Gerberto 17
Tel 0544/1880790
E-mail direttore@settesere.it

Pubblicità

Per la pubblicità su SettesereQui e Settesere.it potete rivolgervi a: Media Romagna
Ravenna - tel. 0544/1880790
Faenza - tel. 0546/20535
E-mail: pubblicita@settesere.it

Credits TITANKA! Spa
Setteserequi è una testata registrata presso il Tribunale di Ravenna al n.457 del 03/10/1964 - Numero iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione:
23201- Direttore responsabile Manuel Poletti - Editore “Media Romagna” cooperativa di giornalisti con sede a Ravenna, Arcivescovo Gerberto 17.
La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs. 70/2017 (ex L. 250/90).
Contributi incassati

settesere it notizie-romagna-le-mostre-da-non-perdere-durante-le-feste-dal-capoluogo-alla-riviera-da-guercino-a-ligabue-n47747 004
Licenza contenuti Tutti i contenuti del sito sono disponibili in licenza Creative Commons Attribuzione