Lavoro, in 5 mesi, in regione, prese in carico 38 mila persone disoccupate
Decine di migliaia di incontri per approfondire competenze professionali ed esperienze lavorative, ma anche l’analisi di ogni singola situazione, con un orientamento personalizzato. E poi, la ‘stipula’ di un Patto per il lavoro tra persone in cerca di occupazione e chi possa fornire un supporto per rientrare nel mercato del lavoro. Così corre in Emilia-Romagna Gol, il Programma nazionale per la garanzia di occupabilità dei lavoratori, col quale è stato superato in meno di cinque mesi l’obiettivo di 38.040 disoccupati presi in carico entro il 2022, grazie a una sinergia pubblico-privata tra i Centri per l’impiego e gli enti accreditati. Il Programma Gol realizza una delle ‘missioni’ del Pnrr, quella che prevede la riforma delle politiche attive del lavoro, ed è finanziato con 4,4 miliardi di euro, oltre ai 500 milioni di euro a valere su React-Eu. Per la sua concreta attuazione, l’Emilia-Romagna può contare su una prima assegnazione di oltre 55 milioni di euro, a seguito del riparto nazionale del 20% della dotazione complessiva del Programma. Come funziona il programma Gol Da luglio a tutto novembre sono state effettuate in Emilia-Romagna un totale di 37.614 prese in carico Gol. Persone disoccupate, beneficiari di reddito di cittadinanza, in Naspi o con DisColl, indennità di disoccupazione mensile (prestazione a sostegno dei collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto, assegnisti di ricerca e dottorandi di ricerca con borsa di studio che abbiano perduto involontariamente la propria occupazione). Quasi il 68% è donna (23.254 femmine e 14.360 maschi), uno su cinque è under 29 mentre la fascia di età maggiormente rappresentata, 36,1%, è quella compresa tra i 40 e 54 anni, seguita dagli over 55 (21,6%) e da dai 30-39enni (21,5%). La presa in carico Gol è caratterizzata dalla stipula di un Patto per il lavoro a cui è associato un profilo qualitativo: per ciascun utente è stato stabilito a quale intervento di politiche attive possa o debba accedere. Quattro le tipologie di percorso, con i conseguenti 4 cluster Gol di riferimento. Per 6 utenti su 10 (23.912 persone, il 63,6% del totale) è previsto il reinserimento lavorativo, in quanto presentano un profilo di disoccupato compatibile con le offerte di lavoro del mercato e senza nessun bisogno formativo. Un utente su quattro (8.938 persone, il 23,8%) necessita di un aggiornamento professionale, ovvero un profilo compatibile con le offerte del mercato del lavoro ma non del tutto adeguato: per loro è prevista una formazione di breve durata di aggiornamento professionale. Per 3.399 persone, il 9%, occorre una e vera propria riqualificazione (formazione intensiva o qualificazione) poiché si tratta di persone con un profilo poco spendibile sul mercato del lavoro. Sono, invece, 1365 (3,6%) i destinatari più vulnerabili, quelli che presentano ostacoli e barriere di natura personale e sociale e per i quali dovrà essere attivata anche la rete dei servizi territoriali, quali i servizi sociali, sanitari, ecc. Il lavoro di profilazione è stato realizzato dai Centri per l’Impiego. I programmi Gol con soggetto attuatore enti accreditati sono stati 30.506, mentre sono 7.108 quelli con attuatore i Centri per l’impiego.