La storia di Noura, originaria del Marocco, dal 2006 a Faenza «Indosso il velo, ma non mi sento straniera»
E’ tempo di ricominciare a lavorare per la pace e tutti, donne e uomini, dovrebbero sentirsi parte attiva di questo progetto-obiettivo globale. Noi abbiamo incontrato una di queste donne che ha speso i suoi 25 anni facendo scelte che l’hanno portata a creare ponti fra culture diverse. Noura Louha, origini marocchine, dal 2006 a Faenza per ricongiungimento familiare, vive tuttora in città con la famiglia e studia relazioni internazionali all’Università di Bologna.
«Mi è stato utile – afferma Noura in un italiano pressoché perfetto – dopo gli studi superiori all’istituto ‘Oriani’ scegliere un indirizzo universitario che mi permettesse di riflettere sulla mia identità e nel contempo a dialogare con mondi diversi; oggi ho costruito la mia personalità e anche se a 16 anni ho deciso di esternare la mia fede indossando il velo, notando per questo motivo un cambio di atteggiamento nei miei confronti, poiché spesso certe scelte individuali non vengono comprese, oggi non mi sento più straniera».
Non ci sono tuttavia solo gli studi nel percorso di Noura, ma anche diverse esperienze in ambito sociale: mediatrice culturale all’interno delle scuole, aiuto alle donne vittime di violenza e ai richiedenti asilo, referente dell’associazione islamica di Faenza, nonché una partecipazione attiva alla Consulta degli stranieri. La famiglia non l’ha mai ostacolata, anzi, l’ha incoraggiata nelle sue scelte e grazie a questo oggi Noura è la donna che è: positiva, aperta, pronta a confrontarsi e a lavorare con e per gli altri, attraverso l’impegno concreto e il dialogo interreligioso. Nel 2019 inoltre, decide di partecipare alla Scuola di Pace di Monte Sole (Marzabotto, Bo): «Ero in un momento personale difficile – dice - mi è servito per riflettere su me stessa, parlare meno e ascoltare di più e sono tornata da quell’esperienza di cinque giorni a stretto contatto con persone di diversa provenienza in cui ho messo in gioco tutta me stessa, più riflessiva, dando meno per scontate alcune realtà e avendo imparato a vivere con intensità il momento presente. E si sono create belle amicizie che durano tuttora». Se l’empatia si può apprendere, Noura ha di certo imparato molto e la lezione che ci lascia questa graziosa ragazza dagli occhi ridenti, che mostra già una saggezza adulta, è che sempre «quando curiamo gli altri, curiamo anche noi stessi». (fa.mont.)