Josefa Idem: "Sarebbe bellissimo se Ravenna ospitasse le Olimpiadi"
«Mi piacerebbe moltissimo, ovvio. Per una sportiva come me, vedere le Olimpiadi nella città in cui vivo sarebbe a dir poco il massimo». L’ex canoista Josefa Idem, campionessa mondiale e olimpica nella specialità del kayak individuale, commenta così la candidatura di Ravenna, insieme a Bologna e Firenze, alle Olimpiadi del 2032. Ma dopo le reazioni emotive, Idem sfodera le valutazioni più razionali: «Candidature del genere hanno una gran valenza laddove c’è una forte cultura sportiva, anzi oserei dire dove esistono più culture sportive. In questo senso, il nostro è senza dubbio un territorio adatto, fertile. Bisogna anche dire che ospitare un evento sportivo di così grande portata, ma anche solo pensarlo e mettersi in moto per organizzarlo, scatena energie e processi che non possono che fare bene al tessuto economico e sociale». Idem si augura solo che il sindaco Michele De Pascale ci abbia pensato bene: «Sono fiduciosa del fatto che l’Amministrazione non abbia lanciato la propria proposta tanto per fare ma che ci abbia riflettuto a lungo. Candidarsi per accogliere le Olimpiadi è una cosa molto seria e che richiede enormi risorse. Sono certa che siano state fatte tutte le valutazioni del caso». Per l’ex canoista, che vive a Santerno con la famiglia, quella della Olimpiadi sarebbe un’ottica occasione, per Ravenna, di promuovere e far conoscere il proprio territorio: «Occuparsi di sport a così alti livelli significa attivare delle ricadute incredibili e impensabili, di cui il territorio può beneficiare fino all’ultimo poro. Questa è una zona già molto prolifica dal punto di vista imprenditoriale, le eccellenza non mancano: credo dunque di non dire cose campate in aria sostenendo che abbiamo le carte giuste da spendere. Se il piano economico è finanziabile e avallabile, Ravenna può farcela. La mia è un’opinione calata sulla realtà».