Il direttore degli ospedali di Faenza e Lugo: "Situazione di nuovo critica"
«Quello che cercheremo di fare sarà mantenere in vita tutte le attività e non chiudere nulla, pur continuando a gestire l’aumento dei casi di Covid e l’organizzazione ospedaliera che ne consegue». Davide Tellarini, direttore dell’Infermi di Faenza e dell’Umberto I di Lugo, non nasconde la preoccupazione: «La situazione è tornata a essere critica, le positività e la necessità di ricoverare stanno aumentando più di quel che ci aspettavamo e ogni giorno la situazione evolve rapidamente. Possiamo dire che è tutto sotto controllo, per il momento, ma non sappiamo, nel giro di una settimana, che cosa succederà». Per quanto riguarda la logistica, l’ospedale di Faenza resta, almeno negli obiettivi, Covid-free: «Continiamo a lavorare come nei mesi scorsi, utilizzando la zona filtro per valutare i sospetti contagiati e, nel caso siano positivi, mandarli a Lugo o a Ravenna. Se l’andamento attuale dovesse confermarsi, probabilmente non ci sarà bisogno di modificare questa impostazione». A Lugo, invece, se durante la fase acuta dell’emergenza l’ospedale aveva interrotto tutte le attività per essere dedicato completamente alla gestione del Covid, adesso che l’attività è stata ripristinata rimane, per chi è contagiato, un settore della Medicina nel padiglione B: «In quel caso andiamo per step, con l’intenzione di aprire altri settori nel caso la necessità di ricoverare aumenti oltre misura. Tutto dipenderà dall’intensità. Mettiamo in conto il rischio di dover interrompere pezzi di attività anche se speriamo di scongiurarlo». (s.manz.)