I grandi concerti dell'inverno, da Bologna alla riviera romagnola

Romagna | 09 Novembre 2019 Cultura
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Le notizie sono due, e sono entrambe già più che annunciate. La prima è che, scorrendo i programmi di locali, teatri e arene da Bologna alla riviera, quest’anno Ravenna dismetterà i panni della sorella povera, visto che insieme a una bandiera consolidata come quella del Bronson anche l’Alighieri farà la sua parte sul versante della musica non classica, nella stagione invernale (per l’estiva c’è sempre il Festival). La seconda è che il rap, notoriamente il genere in assoluto più amato dai giovani, non solo si affaccia sul proscenio delle grandi arene ma più che altro lo fa con regolarità, anche con nomi che a qualcuno suoneranno «di seconda fascia» e invece indicano con chiarezza in che direzione soffia il vento del mercato. E se per caso il titolo non fosse chiaro, nel rap i «versi» si chiamano «barre».

LE STAR INTERNAZIONALI
Cominciamo con Ravenna e con il teatro Alighieri, che il 4 dicembre ospiterà in concerto un nome veramente cubitale della storia della musica giovanile: Patti Smith, la «sacerdotessa» del rock che quarant’anni fa fece da «ponte artistico» fra l’emergere irruento del punk e la nuova classicità stradaiola di Bruce Springsteen (che scrisse la miliare Because the night).
La parte del leone la farà come sempre l’Unipol Arena di Casalecchio, dove sono attesi parecchi artisti altrove non incrociabili in regione, vedi Mika il 29 novembre, il dj di fama mondiale David Guetta (1° dicembre, altro segno dei tempi), l’indimenticato rocker canadese Bryan Adams (14 dicembre), il leggendario Santana (14 marzo 2020), quel che resta dei rilanciatissimi Queen con il cantante Adam Lambert (24 maggio) e il divino Eric Clapton l’8 giugno. Restando nel capoluogo, l’Europauditorium si darà al jazz per grandi pubblici il 26 novembre con la capatina felsinea di Pat Metheny con il suo trio, mentre il Celebrazioni risponderà l’8 aprile 2020 con i miti del progressive-rock Van Der Graaf Generator, guidati dall’immarcescibile leader storico Peter Hammill.
E poi c’è Imola, perché sui concertoni 2020 dell’autodromo non ci sono ancora certezze, ma le voci su una data - presumibilmente a luglio - dei Pearl Jam sono insistenti…

I BIG ITALIANI
E ancora più insistente è la notizia (chiamiamola pur così) del ritorno nella città sul Senio di Vasco Rossi, che da queste parti ha lasciato un segno marchiato a fuoco nel costume (e nella ciclica lamentazione) locale coi mitici Jammin Festival dei ’90, atteso all’autodromo a fine giugno o inizio agosto.
Torniamo poi su Ravenna, perché l’Alighieri ha in serbo tre concerti di grande richiamo, a cominciare da quello del 26 novembre che vedrà sul palco Manuel Agnelli degli Afterhours, ormai passato dalla fama indie a quella mainstream (e non è il solo), seguito il 1° dicembre da Niccolò Fabi (chi lo perdesse lo potrà recuperare il 10 gennaio all’Europauditorium) e l’11 febbraio dal grande Massimo Ranieri (che si esibirà anche lui all’Europauditorium il 19 marzo).
Il Carisport di Cesena ha appena ospitato Francesco Renga e proseguirà con il pop mainstream tricolore il 29 novembre con Fabrizio Moro (in concerto anche all’Europauditorium il 18 novembre), il 19 dicembre con Nek (pure lui bisserà all’Europauditorium l’11 gennaio), il 28 dicembre con Renzo Arbore e l’Orchestra Italiana e il 7 febbraio coi Negrita. I grandi nomi non mancheranno poi all’Rds Stadium di Rimini, che però ha in programma solo due grandi date, con Daniele Silvestri il 9 novembre e soprattutto Eros Ramazzotti il 29 novembre.
L’Unipol Arena di Casalecchio ha come sempre tanti nomi da spendere, e con date uniche in regione, come quella di Coez, nome forte dell’it-pop arrivato alle radio dal rap, il 16 novembre, seguito dalla tre giorni dedicata al musical Notre Dame de Paris (22-24 novembre), dal ritorno dei Modà (2 dicembre), dall’atteso concerto di Elisa (9 dicembre) alla doppia data del venerabile Renato Zero (21 e 22 dicembre) e all’unica tappa in regione del nuovo tour di Brunori Sas (15 marzo 2020).
L’Europauditorium, da par suo, risponde con una doppia data live niente meno che con Ligabue, atteso il 7 e 8 dicembre con il tour «Balliamo sul mondo», mentre Francesco Renga si esibirà anche lui in doppia data il 10 e 17 dicembre. Il 23 dicembre toccherà a Ron, seguito il 2 marzo 2020 da Raf e Umberto Tozzi e il 16 aprile da Le Vibrazioni con l’orchestra diretta da Peppe Vessicchio. Al Celebrazioni il 14 novembre canterà invece Paola Turci, mentre Piero Pelù è atteso il 15 novembre all’Estragon, palazzetto da sempre votato al rock, le cui dimensioni però oggi ben si prestano all’emergente rap. E allora ecco sfilare Gionny Scandal (22 novembre), Mezzosangue (il 23), Clementino (14 dicembre), Ketama 126 (29 febbraio) e Willie Peyote (7 e 8 marzo). Rimanendo a Bologna, il Locomotiv aprirà l’anno nuovo il 10 gennaio con il veterano Giovanni Lindo Ferretti, mentre a due passi da casa (nostra) il 20 dicembre Mario Biondi sarà al teatro Socjale di Piangipane, insieme all’Orchestra dei Giovani di Ravenna nella serata speciale «Natale al Socjale».
JAZZ & ALTRO
Restiamo volentieri sul Socjale, perché lo storico locale della nostra provincia il 10 gennaio festeggerà i suoi 100 anni (e i 30 dall’apertura del circolo) con un evento specialissimo, «Prima che mi dimentico di tutto…» con il celeberrimo giornalista Vincenzo Mollica intento a raccontare gli incontri artistici della sua vita insieme alle composizioni di Fabio Frizzi. Sempre il teatro di Piancipane ha in serbo almeno un paio di concerti di rilievo, con il jazz del quartetto del pianista Eric Reed (29 novembre) e lo scatenato swing-live di Ray Gelato il 6 dicembre, uno di quelli che hanno davvero fatto la storia del locale. Curioso e meritevole di segnalazione anche «Il ballo», concerto spettacolo che l’attore Ivano Marescotti e l’Orchestra Mirko Casadei terranno il 6 marzo 2020 al teatro Petrella di Longiano.
Di grande livello e consigliata agli intenditori è sempre la stagione dell’Area Sismica, a Ravaldino Monte (Forlì), dove il 17 dicembre tornerà il batterista Chad Taylor col progetto Fly or Dye, seguito il 1° dicembre dai Triple Double (in cui suonano alcuni dei migliori protagonisti del jazz di oggi: Tomas Fujiwara, Gerald Cleaver, Mary Halvorson, Taylor Ho Bynum), il 14 dicembre dal grande pianista Craig Taborn, il 19 gennaio dal trio del batterista veterano Paul Lytton e il 26 gennaio dagli avventurosi italo-americani Ghost Horse.

INDIE, PUNK, METAL
Ancora poche date per il Vidia di Cesena, che il 14 dicembre ospiterà il cantautore e poeta Gio Evan (in concerto anche al Locomotiv di Bologna il 16 gennaio), mentre dal Rock Planet di Pinarella segnaliamo il rap coltissimo dell’italiano Murubutu (30 novembre) e il metal oscuro di Gwar e Voivod (12 dicembre). Fra le date rock in programma all’Estragon, a Bologna, gli irriducibili del punk anni ’90 non si perderanno i Lagwagon (14 novembre) mentre i seguaci della new-wave storica avranno già un biglietto per il veterani Stranglers (30 novembre). Al Bronson di Ravenna il 13 novembre farà ritorno Micah P.Hinson, cantautore statunitense tra i più importanti dell’ultimo ventennio, mentre dal 21 al 23 novembre è in programma (all’Almagià) la nuova edizione di Transmissions, festival dedicato agli approdi più estremi e avanzati della musica giovanile, quest’anno con la doppia curatela di Martin Bisi e Radwan Ghazi Moumneh. Tra gli ospiti i più attesi sono gli storici newyorkese Live Skull e poi White Hills, la band di Martin Bisi, Lucrecia Dalti grandi concerti dellinverno, da Bologna alal riviera con il Locomotiv, altra Mecca della musica di nicchia, che ospiterà il cantautore Scott Matthews (18 novembre), i Telefon Tel
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