Ginnastica ritmica, la ravennate Baldassarri e un Mondiale che vale doppio: "Le Olimpiadi sarebbero un sogno"
Gabriele Cocchi
Per Milena Baldassarri, ravennate classe 2001, i Mondiali di ginnastica ritmica che si svolgeranno dal 16 al 22 settembre a Baku, in Azerbaijan, saranno di fondamentale importanza non solo per puntare a medaglie importanti ma anche perché assegneranno ben sedici pass per le Olimpiadi di Tokyo 2020. Dopo il recente bronzo conquistato in agosto nella tappa di Minsk della World Challenge Cup, la Baldassarri, nella tappa successiva di Kazan, ha conquistato il quarto posto nella palla che le ha garantito la settima piazza nella classifica del concorso generale, commettendo alcuni errori che la ginnasta non dovrà ripetere nella rassegna iridata, dove cercherà di bissare le belle prestazioni esibite ai Mondiali di Sofia dello scorso anno quando ottenne una stupenda medaglia d’argento nella finale individuale del nastro e quella di bronzo di squadra con l’Italia. «Non sarà facile ripetersi - racconta Milena - ma quando scendo in pedana cerco sempre di dare il massimo e quindi spero di ottenere belle soddisfazioni. Lo scorso anno la settimana delle gare del Mondiale fu intensissima e passò talmente in fretta che impiegai diverso tempo a realizzare quanto avevo fatto. Andò tutto in maniera fantastica ed oltre alla soddisfazione per le medaglie mi sentii molto felice perché ero stata l’unica atleta dei Mondiali ad avere centrato tutte le finali in programma, un gran bel miglioramento rispetto ai Mondiali precedenti quando conquistai solo la finale nel nastro. Mi sento molto responsabilizzata perché, quando scendo in pedana a rappresentare la mia nazione, sento che gareggio non solo per me stessa ma per l’intero paese ed è una bellissima sensazione quella poi di potermi misurare con le migliori atlete del mondo. Rispetto ad allora ho sicuramente acquisito maggiore maturità ed esperienza, ma una grande incognita è il fatto che ci sono tante gare in calendario molto ravvicinate, dovrò essere molto brava nel mantenere sempre alta la concentrazione». La Baldassarri ha iniziato l’attività sportiva con la Società Edera Ravenna per poi passare nel 2014 alla Società Ginnastica Faber Fabriano, dove è cresciuta tantissimo: «Sono ovviamente molto soddisfatta dei risultati ottenuti fino ad ora, anche se ovviamente spero siano solo la prima parte della mia carriera sportiva».
Quali obiettivi si è prefissata a medio e lungo termine?
«Adesso quello di ben figurare ai Mondiali, cercando di conquistare la qualificazione olimpica, che sarebbe un traguardo fantastico, un sogno che si andrebbe a realizzare».
Perché ha scelto la ginnastica ritmica?
«Provengo da una famiglia che ha sempre praticato sport, l’interesse per la ginnastica ritmica me lo ha trasmesso una amica di mia madre, ho provato e devo dire che mi è subito piaciuto molto, appassionandomi».
Quale risultato tra quelli finora conseguiti l’ha maggiormente emozionata?
«Sicuramente i risultati ottenuti agli ultimi Mondiali, non potrebbe essere diverso, ma devo dire che mi ero molto emozionata anche ai Mondiali di Pesaro del 2017, quando ero approdata in finale ed ero poi riuscita complessivamente a classificarmi nona. Mi sembrava incredibile essere la nona al mondo, ed ero la più giovane tra le concorrenti partecipanti. Ecco, da quel buon piazzamento mi sono resa maggiormente conto che potevo competere ad alti livelli. Sia ai Mondiali di Pesaro che a Sofia sono riuscita a mantenere un ottimo autocontrollo ed è andato tutto nel migliore dei modi».
Qual è il suo idolo sportivo?
«La ginnasta russa Yana Kudryavtseva, che è una eccezionale campionessa».
Riesce a conciliare sport e scuola?
«Gli studi mi interessano molto e riesco a gestirmi abbastanza bene nonostante gli allenamenti e le gare. Spero di continuare a fare bene in entrambe le cose perché ci tengo tantissimo».