Faenza, l’assessora Sangiorgi sul rinnovamento dell'Informagiovani: «Vogliamo aiutare le nuove generazioni»

Romagna | 13 Dicembre 2018 Cronaca
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Riccardo Isola - «Grazie ad un co-finanziamento regionale e all’interessamento da parte di tutti i comuni dell’Unione della Romagna faentina abbiamo rinnovato l’Informagiovani. Uno sportello dedicato alle nuove generazioni che ritiemo importante per aiutarli ad orientarsi nel proprio inserimento in società». Queste le parole dell’assessore alle Politiche giovanili Simona Sangiorgi riguardanti il restyling, non solo della sede ma anche nella gestione e nei servizi offerti, dell’Informagiovani. Tante le novità. «In primis la location - conferma la stessa Sangiorgi - che dall’inizio di novembre vede lo sportello essere ubicato, come lo era già in passato, almeno dal 2014, ma allora in coabitazione con il Ceas, in uno degli spazi messi a disposizione nella struttura degli ex Salesiani». Ma forse la novità più importante riguarda la gestione e soprattutto i diversi servizi che vengono offerti alle giovani generazioni.
«Per quanto riguarda gli operatori - spiega l’assessora faentina - grazie ad un bando pubblico questi sono stati trovati nella Coop Libra di Ravenna che, in tandem con gli operatori di Ricercazione, permettono di qualificare ulteriormente l’offerta. Il tutto in funzione, soprattutto, dei nuovi indirizzi che lo sportello ha voluto intraprendere e implementare». Rispetto al recente passato, infatti, il nuovo Informagiovani vuole essere una vera e propria «bussola» d’orientamento formativo, sia scolastico che lavorativo per i nuovi cittadini. Ma non solo. «Importante - aggiunge la giovane amministratrice faentina- sarà il lavoro di informazione e indirizzo puntuale e rivolto soprattutto a rafforzare il concetto di condivisione europeista del vivere nel ventunesimo secolo, il segreto del successo della scommessa di questo cambiamento. Dai corsi di formazione - prosegue la Sangiorgi - ad un’eventulale summer school dal richiamo europeo (in fase di studio dal parte dell’amministrazione comunale ndr), passando per esperienze di volontariato da intraprendere non solo entro i confini nazionali fino ad arrivare al più conosciuto Erasmus plus, sono settori e ambiti sui quali gli operatori potranno e dovranno informare i giovani del territorio faentino».
La sfida di un luogo fisico dinamico e attento alle nuove esigenze, soprattutto in riferimento agli input lanciati dalla rete e da internet, è quantomai attuale e importante. «Anche l’Informagiovani punta sulla gratuità ma quello che lo qualifica ulteriormente è soprattutto l’esperienza, il curricula e la professionalità di chi vi opera. Saper dare risposte concrete, operative, lungimiranti ed efficaci a chi si rivolge a questo servizio non è cosa banale e scontata. Punteremo così ad un rapporto face to face, su appuntamento, calibrato, insomma, alle esigenze del singolo».
Un’altra importante scommessa lanciata a Faenza è quella di essere una struttura pubblica sempre più presente nella vita dei suoi cittadini, in questo caso più giovani. «Negli anni ‘90 l’Informagiovani era un luogo e un punto di riferimento importante per gli adolescenti di quel periodo. Oggi - spiega la Sangiorgi - si deve tornare ad essere interlocutori seri e capaci per le nuove genrazioni. Soprattutto per aiutarli nei momenti più difficili e delicati della loro esistenza, soprattutto in riferimento alle decisioni da prendere per il loro futuro».
 Infine un aspetto che potremmo definire 2.0 è quello che si vuole sviluppare con la nuova istituzione dell’Informagiovani per l’Unione della Romagna faentina. «Grazie agli operatori che hanno vinto il bando - sottolinea l’amministratrice faentina - si sta in questo periodo cercando di realizzare un’App che vede coinvolti gli studenti e gli insegnanti, quindi le scuole, del territorio. Un supporto multimediale e contemporaneo - prosegue - che sappia e sia in grado di informare in modo puntuale su tutte quelle possibilità. Iniziative, change e opportunità che il territorio mette a disposizione dei giovani. Noi ci crediamo e per questo abbiamo voluto investire, risorse e impegno, sul progetto».
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