Faenza, l’amministrazione al lavoro per i progetti di recupero e ristrutturazione di Castel Raniero e Villa Orestina

Riccardo Isola - Sul territorio e per dare una risposta ad alcuni problemi struttural-funzionali di alcune realtà presenti si sta comunque lavorando. Rimangono aperti, infatti, altri due interventi legati alla riqualificazione e alla rifunzionalizzazione degli spazi. Si tratta dell’ex Colonia di Castel Raniero e di Villa Orestina. Per l’assessore faentino all’Ambiente, Luca Ortolani «le risorse per poter dare una prima e concreta risposta, almeno dal punto di vista strutturale e recupero architettonico degli stabili di Castel Raniero e Villa Orestina ci sono». In totale si superano i 4 milioni di euro, di cui 3,75 serviranno solamente per l’ex Colona e circa 300mila euro per la rinascita della Villa Orestina. «Un team di ingegneri, architetti e geometri - spiega Ortolani - sta definendo in queste settimane il progetto definitivo per Castel Raniero. Da qui partirà l’iter per la gara, che dovrà essere europea. Un percorso che indicativamente, almeno per quanto riguarda l’intervento di messa in sicurezza, riqualificazione architettonica dello stabile, qualche mese. Per cosa e come sarà invece caratterizzato il contenuto i tempi non sono ancora maturi. Indicativamente - prosegue l’amministratore faentino - tra gara, appalto, inizio e fine lavori è probabile che lo stabile possa essere riqualificato entro il 2026». Altro discorso e altre tempistiche, ben più ravvicinate, riguardano Villa Orestina. «Qui parliamo di lavori di risistemazione interna degli spazi ,che diventeranno luogo di studio e promozione del territorio. Sarà costruito un ascensore e nuovi servizi igenici e interventi di rimodellazione degli spazi, uffici e laboratori che vi prenderanno casa. Qui - aggiunge Ortolani parliamo di ambienti e contenuti che riguardano la valorizzazione del territorio. Ci sarà il Ceas dell’Unione della Romagna faentina e del Parco, ci saranno laboratori della Fondazione Caldesi per uso didattico e scientifico in collegamento con l’istituto Persolino fino ad arrivare a una vetrina della Strada dei Vini e dei Sapori. Entro il 2024 crediamo che la nuova casa della promozione territoriale possa essere pronta».