Faenza, la «Sghisa» una vera osteria di Romagna

Romagna | 04 Ottobre 2018 Le vie del gusto
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Riccardo Isola - Ci sono locali che seppur «giovani» d’età diventano subito dei classici. Luoghi del e per il culto enogastronomico dove poter gustare piatti e bere vini che parlano e raccontano un territorio. Spazi dove si presentano le migliori caratteristiche attraverso interpretazioni rispettose delle tradizioni ma che sanno stupire per preparazioni, tecniche e gusti assolutamente contemporanei.
Incontri di sapori, consistenze e materie prime che dal 2002 si sposano con un’impostazione ibrida fatta di cultura, cucina, musica, intrattenimento, enologia territoriale. Al centro, oltre alla cucina, c’è il vino. L’osteria della Sghisa, fin dal suo nascere, ha sempre puntato sul territorio. In carta una ventina di etichette, in rotazione ogni due mesi, tutte provenienti dalla Romagna. Un tratto distintivo che ha visto la Sghisa tra i primi ambasciatori del buon bere in Romagna.
Tra le caratteristiche e particolarità della Sghisa c’è anche una carta dedicata ai gin con prodotti di assoluta qualità, alcuni difficili da trovare e testare se non in questo locale. Dalla carne alla pasta, rigorosamente fatta in casa, dal pesce alle diverse interpretazioni delle verdure in piatto, l’Osteria di via Emiliani permette anche a celiaci di poter assaporare le fantasie in piatto della cucina. Materie prime selezionatissime puntano sulla vicinanza dell’approvvigionamento, sulla freschezza e sulla stagionalità dei prodotti. Non manca anche la voglia di riscoprire materie lasciate ai margini dell’offerta del territorio quali carni e tagli poveri, frattaglie, il tutto interpretato attraverso un sofisticato gioco di incastri e incontri di consistenze, colori e sapori nel piatto.
Tra i must imperdibili ci sono le tagliatelle, veri simboli del fare la spoglia in terra di Romagna, condite con ragù tradizionali o fantasiosi. Importante è la sperimentazione di metodi di cottura sempre più rispettosi dell’autenticità organolettica dei prodotti che vanno dalla cottura a bassa temperatura al sotto vuoto fino ad arrivare al vapore. Altri primi piatti da assaggiare sono i conchiglioni con ricotta e salsiccia o gli gnocchi ripieni con taleggio e castrato. Succulento e sapientemente preparato l’hamburger che può essere sostituito da un tenero guanciale di maialino da latte brasato con birra weiss o dalla più ricercata scaloppa di foie gras. Sempre per la carne, quando presente, da provare le interpretazioni su anatra, quaglia, cinghiale e capriolo. Da evidenziare che il menù cambia però ogni mese e mezzo.
Il locale nato da un’idea dell’istrionico Valter Dal Pane, prematuramente scomparso, oggi non tradisce l’impronta vulcanica originaria proponendo piatti e menù che sanno di sana, simpatica e spumeggiante contemporaneità.
Per informazioni e prenotazioni: 0546/668354 oppure info@osteriadellasghisa.com.
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