Riccardo Isola - Un mese intero dedicato alla regina delle interpretazioni vitivinicole di Romagna: l’Albana. Seppur con un leggero ritardo rispetto alle precedenti edizioni, anche in questo 2019, la Romagna si impegna a presentare uno dei simboli indiscussi del savoir faire enoico: l’Albana. La prima Docg italiana per le versioni bianche che per tutto giugno troverà, in un viaggio in itinere tra location urbane di grande fascino, momenti di approfondimento e scoperta. L’iniziativa, promossa dal Consorzio vini di Romagna in collaborazione con Enoteca Regionale Emilia Romagna e con associazioni culturali locali, ha per titolo «Alba di giugno. L’intento, per gli organizzatori è chiaro: «Vogliamo valorizzare e promuovere uno dei vini simbolo di questa terra, fornendo nuovi spunti e nuove possibilità di conoscenza agli eno-appassionati che partecipano ai vari appuntamenti».
Come si diceva il viaggio toccherà diversi luoghi simbolo dell’universo produttivo vitivinicolo, compresi anche piccoli borghi dal grande e indiscusso fascino evocativo. Si parte sabato 1 giugno, da Faenza, all’interno del complesso di Casa Spadoni, dalle 17.30 alle 20. Si prosegue l’8 giugno in piazza della Libertà a Bertinoro all’interno dell’evento «Vini e sapori in strada» (ore 19 - 24), per arrivare al 16 giugno, questa volta nelle prime colline faentine, all’ombra della Torre di Oriolo dei Fichi (ore 14.30 - 18.30) e poi il 22 alla Terrazza dell’ex Ristorante Gigiolè nell’ambito dell’evento «Brisighella Romantica» (ore 18.30 - 21). Il viaggio si concluderà a fine mese, precisamente il 29 giugno, alla Rocca Sforzesca di Dozza, nel cortile interno adiacente all’Enoteca Regionale (ore 15.30 - 22). Ma cosa si potrà sentire e vivere in questi appuntamenti? Il format prevede che in tutte le location sarà sempre presente un banco d’assaggio. Una vetrina a portata di palato che darà modo agli enonauti di degustare e apprezzare i vini finalisti dell’Albana Dèi, altra fondamentale iniziativa giunta alla settima edizione, ideata e curata da Carlo Catani e Andrea Spada. In questo caso la pattuglia in bottiglia saranno i vini finalisti selezionati alla cieca da una giuria tecnica composta da critici delle guide dei vini, tecnici ed esperti enogastronomici, sommelier, commerciali vino, riunitisi a fine maggio. Il responso della giuria tecnica andrà ad assegnare il premio alle migliori Romagna Albana Docg nelle tipologie secco, mentre il pubblico sarà chiamato ad assaggiare e votare i vini finalisti per eleggere «L’indigeno del cuore – premio Valter Dal Pane» e dove saranno presenti i banchi dei produttori con le nuove Albana locali al fine di eleggere l’«Albana del Borgo» nelle versioni secco e passito. Infine, per rafforzare la riconoscibilità dell’autoctono per eccellenza di Romagna, al banco dei vini finalisti da votare, si svolgerà l’iniziativa «A scuola d’etichetta» con un incaricato e specifici flyer a illustrare i plus della Docg.