Ecco i ventitré «Top Wine» romagnoli da bere il prossimo anno della guida Slow Wine

Romagna | 01 Novembre 2024 Le vie del gusto
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Riccardo Isola - Lo avevamo detto e scritto adesso che è uscita la guida ufficiale di Slow Food possiamo chiudere l’elenco dei migliori sorsi giudicati, per il 2025, dalla critica enologica nazionale per la Romagna. La pattuglia di alfieri del sorso «Top Wine» della regione, questo riconoscimento viene assegnato ai vini che, dal punto di vista sensoriale, hanno raggiunto l’eccellenza nella degustazione, è formata da 51 vini. Di questi i romagnoli arrivano a essere 23.
Dall’imolese al riminese ottengono il riconoscimento ambito soprattutto Sangiovese e Albana. Vediamoli in dettaglio. In tema di bianchi romagnoli (Albana, Grechetto, Trebbiano) abbiamo «MonteRè» 2020 di Vigne dei Boschi, «Perlagioia» 2023 di Ancarani, «Pietra Acuta» 2022 di Tenuta Saiano, il «Codronchio» 2022 della Fattoria Monticino Rosso, il «GioJa» 2023 di Giovannini, il «Delyus» 2023 di Marta Valpiani, il «Frangipane» 2023 di Tenuta La Viola, il «Vitalba» 2023 di Tre Monti e l’«Ecce Draco» di Mutiliana. Si aggiungono poi lo «Scirone» 2020 di Villa Venti, il «Tèra» 2023 di Fondo San Giuseppe e il «Terramare» 2023 di Valle delle Lepri.
Andando invece sui rossi, quindi sul Sangiovese, si nota come crescano per numero i premiati con rivendicazione della sottozona di appartenenza. Sugli 11 vini segnalati sono 10 quelli che nell’etichetta evidenziano il territorio. Parliamo soprattutto delle sottozone di Marzeno, Modigliana, Predappio e Bertinoro. La squadra «sangiovesista» è così composta: «Ombroso» 2021 di Giovanna Madonia, «Vigna Ca’ del Rosso» 2020 della cantina Ca’ di Sopra, il «Mantignano dei Ginepri» 2022 del Pratello, il «Vigna Probi» 2020 di Villa Papiano e il «Buco del Prete» 2021 di Ronchi di Castelluccio, il «Pian» 2023 di Pian di Stintino, il «Madonna del Pruno» 2020 di Drei Donà e il «Pietro 1904» 2022 di Tenuta Piccolo Brunelli. Chiudono questa top list il «Le Lucciole» 2021 di Chiara Condello, il «Sangiovese» 2023 di Noelia Ricci e l’unico che non rivendica la sottozona il «Rio Paglia» 2022 de La Collina.
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