Decreto sicurezza bis, le Caritas di Ravenna e Faenza: "Preoccupazione"

Romagna | 10 Novembre 2019 Cronaca
decreto-sicurezza-bis-le-caritas-di-ravenna-e-faenza-quotpreoccupazionequot
Silvia Manzani
«Per il momento, l’effetto più immediato è che le strutture con le quali collaboravamo da tempo non hanno partecipato ai bandi per via dei budget ridotti e delle regole restrittive. Per il resto, guardando avanti, siamo molto preoccupati. Qualcosa, in peggio, nei prossimi mesi senz’altro cambierà». Don Alain Gonzalez Valdes, direttore della Caritas diocesana di Ravenna, è certo che il decreto sicurezza bis, poi convertito in legge, con le sue limitazioni andrà a impattare anche sul numero di persone che finiranno per bussare alle porte della Caritas: «Il sistema di accoglienza dei migranti, nel nostro Paese, aveva già diverse difficoltà. Mi aspetto che la situazione diventi, prossimamente, ancora più caotica. Il primo esempio riguarda lo status di rifugiato: sempre meno persone lo otterranno, certi diritti legati alla protezione internazionale stanno venendo meno e laddove lo Stato non potrà intervenire, saranno soggetti come la Caritas a farlo al suo posto. Restiamo vigili, convinti che non si possa pensare di aumentare la sicurezza andando a colpire le fasce più vulnerabili». Stimare in quale quantità i bisognosi che chiederanno aiuto alla Caritas potranno crescere non è semplice: «Siamo però certi che nel momento in cui la gente è per strada e non può accedere a certi servizi, viene da noi, anche perché se non si è iscritti all’anagrafe comunale, gli enti pubblici possono fare ben poco. Chi interverrà, allora? Le strutture di carità del territorio, senza ombra di dubbio».  

«RINUNCE DI MOLTI ENTI»
Il quadro è confermato da Don Marco Ferrini, direttore della Caritas diocesana Faenza – Modigliana: «Possiamo già immaginare ricadute dirette sui territori locali come il nostro. Sappiamo già di richiedenti asilo usciti dagli Sprar o dai Centri di accoglienza straordinari che non hanno ottenuto lo status. Sono persone che si ritroveranno per strada e approderanno, inevitabilmente, alle Caritas». Ma il numero delle richieste di aiuto da parte degli stranieri, secondo il sacerdote, aumenterà anche per effetto di un’atra conseguenze nelle norme in materia di immigrazione: «Tra i soggetti che collaborano con noi sul fronte dell’accoglienza, ben tre enti gestori non hanno partecipato ai bandi. Parlo dell’associazione “Farsi prossimo”, di A.M.I. e della Francesco Bandini. Il decreto sicurezza, indubbiamente, non ha favorito la micro-accoglienza, rendendola sostenibile solo se fatta sui grandi numeri: così facendo, è andato  dunque a ridurre i soggetti che se ne possono o vogliono occupare. Sottolino il “vogliono”, visto che le rinunce alle proposte arrivate dal Ministero sono avvenute anche per questioni di principio: i tagli alle attività di integrazione e alfabetizzazione, per alcuni, non sono accettabili». Nei prossimi mesi, per Don Ferrini, la situazione sarà più chiara anche numericamente: «Quest’anno abbiamo già registrato una crescita degli accessi al nostro Centro d’ascolto e in particolare alla mensa, un fenomeno che ha riguardato sia gli italiani che gli stranieri. Vedremo in che modo il decreto sicurezza impatterà sulle richieste».
Compila questo modulo per scrivere un commento
Nome:
Commento:
Settesere Community
Abbonati on-line
al settimanale Setteserequi!

SCOPRI COME
Scarica la nostra App!
Scarica la nostra APP
Follow Us
Facebook
Instagram
Youtube
Appuntamenti
Buon Appetito
Progetto intimo
FuoriClasse
Centenari
Mappamondo
Lab 25
Fata Storia
Blog Settesere
Logo Settesere
Facebook  Twitter   Youtube
Redazione di Faenza

Via Severoli, 16 A
Tel. +39 0546/20535
E-mail: direttore@settesere.it
Privacy & Cookie Policy - Preferenze Cookie
Redazione di Ravenna

via Arcivescovo Gerberto 17
Tel 0544/1880790
E-mail direttore@settesere.it

Pubblicità

Per la pubblicità su SettesereQui e Settesere.it potete rivolgervi a: Media Romagna
Ravenna - tel. 0544/1880790
Faenza - tel. 0546/20535
E-mail: pubblicita@settesere.it

Credits TITANKA! Spa
Setteserequi è una testata registrata presso il Tribunale di Ravenna al n.457 del 03/10/1964 - Numero iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione:
23201- Direttore responsabile Manuel Poletti - Editore “Media Romagna” cooperativa di giornalisti con sede a Ravenna, Arcivescovo Gerberto 17.
La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs. 70/2017 (ex L. 250/90).
Contributi incassati

settesere it notizie-romagna-decreto-sicurezza-bis-le-caritas-di-ravenna-e-faenza-preoccupazione-n22160 005
Licenza contenuti Tutti i contenuti del sito sono disponibili in licenza Creative Commons Attribuzione