Si estende dai lidi di Comacchio fino a Cattolica la grande duna sulla spiaggia realizzata dalle cooperative degli operatori balneari, in sinergia con la Regione Emilia-Romagna e i Comuni della costa. All’opera è affidato il compito, come ogni anno, di difendere il litorale dall’erosione, salvaguardando non solo gli stabilimenti balneari, ma anche i lungomare, la pineta, gli hotel, i pubblici esercizi e le abitazioni che si affacciano sull’arenile.
La duna si estende per oltre 45 chilometri ed è frutto di un investimento di circa 2 milioni di euro. Per erigerla occorre oltre un mese di lavoro, dal picchettamento, al livellamento della spiaggia, all’azione di decine di macchine operatrici per creare il rilievo con centinaia di migliaia di metri cubi di sabbia e per i servizi di pronto intervento rapido in caso di forti mareggiate. I lavori quest’anno sono partiti in anticipo, anche a seguito dei timori suscitati dal cambiamento climatico: poco dopo la conclusione della stagione balneare, per essere pronti a contrastare le prime mareggiate dell’autunno. Le cooperative tra stabilimenti balneari si occupano anche della manutenzione della duna e provvederanno alla sua dismissione in primavera, nonché all’eventuale ripascimento dell’arenile nei tratti in cui sarà necessario. Di fronte al cambiamento climatico che con eventi estremi colpisce sempre più spesso il nostro territorio, la duna rappresenta un’opera di pubblica utilità a tutela dell’intera collettività costiera.
«La difesa della costa vede in prima linea le cooperative di operatori balneari, che garantiscono servizi in forma aggregata indispensabili per la sicurezza e la difesa della spiaggia — ricorda Stefano Patrizi, responsabile settore balneazione Legacoop Emilia-Romagna —. La duna invernale è uno degli esempi di collaborazione tra pubblico e privato, troppo spesso dato per scontato, messo a forte rischio dalla recentissima legge sulle concessioni demaniali che priva di garanzie per la sostenibilità d’impresa le migliaia di famiglie, lavoratori e cooperative che traggono dalla spiaggia il proprio reddito».
«In vista dell’insediamento della nuova Giunta regionale, Legacoop Romagna chiede che l’impegno garantito negli ultimi anni dalla Regione e dagli altri enti locali venga proseguito e monitorato — afferma Paolo Lucchi, presidente di Legacoop Romagna —, e che in particolare si continui ad investire sin da subito sulla progettazione dei prossimi grandi interventi per il ripascimento costiero, in collaborazione con il livello statale. Occorre quindi rilanciare al più presto il confronto istituzionale sul tema con le cooperative tra stabilimenti balneari per ottimizzare ulteriormente i risultati degli investimenti, facendo tesoro dell’esperienza degli operatori balneari».