Confindustria Romagna, cresce il fatturato interno, cala quello estero
Elena Nencini- E’ positivo il bilancio del presidente di Confindustria Romagna Paolo Maggioli che ha introdotto l’indagine congiunturale relativa al primo semestre avanzando le previsioni per il secondo per Area vasta, che ha unito da circa un anno Rimini e Ravenna in un unico comprensorio.
Dati simili quelli che emergono dalle due città, anche se ognuna mantiene le sue caratteristiche: «a Rimini infatti sta crescendo il food – sottolinea Maggioli – mentre Ravenna è legata alle fluttuazioni dell'oil&gas. E' un grande vantaggio per il territorio un portafoglio diversificato».
In Area vasta il consuntivo del primo semestre rileva un 6,2% del fatturato totale, un 2,9% della produzione e un 6,1% dell’occupazione. Gli investimenti segnano un 4,3%. Nelle previsioni produzione e ordini sono percepiti come stazionari rispettivamente per il 47,2% e per il 51% degli imprenditori. Per gli investimenti solo il 9,2% dichiara di non prevederli in netta diminuzione con la percentuale dello scorso anno.
A Ravenna la situazione è abbastanza simile: per il primo semestre fatturato totale: +10% (fatturato interno +14,8%, fatturato estero + 2,9%, dati che dimostrano l’inversione di tendenza attuale rispetto agli anni precedenti in cui l’estero era trainante rispetto al fatturato interno.
Per quanto riguarda l'andamento dei settori i migliori risultati sono per Salute, produzione +23,8%, fatturato +12,6% ed occupazione +9,9% e Servizi (produzione +15,1%, fatturato +17,8% ed occupazione +13,2%).
Mentre il settore più in difficoltà è il metalmeccanico con un fatturato -4,3% (interno +19%, estero -21%), produzione +2,4%, occupazione + 1%.
«Le previsioni sono sostanzialmente positive», secondo Marco Chimenti, direttore di Confindustria Romagna, con un aumento della produzione e una certa stazionarietà per gli ordini.
Per quanto riguarda gli investimenti le aziende pensano di puntare su linee di produzione, formazione, Ict, ricerca e sviluppo, cioè sulle attività che portano valore aggiunto alle imprese.
Infine interessante il dato per cui il ricorso alla cassa integrazione è escluso dal 90% delle aziende ravennati.