Civitella, accusato dell'omicidio del fratello Daniele Severi resta in carcere
Il Tribunale del Riesame ha deciso che Daniele Severi, unico indagato per l'omicidio del fratello 55enne Franco trovato decapitato lo scorso 22 giugno, deve restare in carcere. I giudici hanno deciso che sussistono i presupposti per la reiterazione del reato, l'inquinamento probatorio e il rischio di fuga pertanto hanno deciso che Severi deve restare in cella. Prelevato all'alba dell'8 luglio dalla sua abitazione di Meldola, per poi essere sottoposto nel locale comando dei carabinieri a un interrogatorio fiume di oltre nove ore, Daniele Severi era poi stato condotto in carcere a Forlì. Il fratello Franco era stato trovato decapitato vicino ad un dirupo in un casolare a Civitella e gli inquirenti hanno presto chiuso il cerchio attorno alla famiglia. Le analisi dei Ris sulle tracce ematiche che sono state rilevate su una scarpa dell'indagato avevano prodotto esiti riconducibili a Franco Severi inoltre le immagini delle telecamere di videosorveglianza di un'area di servizio lungo la Bidentina, avevano immortalato il passaggio di una vettura simile a quella di Daniele Severi in un orario compatibile con la morte della vittima. Franco Severi aveva 6 fratelli, tra i quali vi erano dissidi ed il contrasto maggiore l'aveva proprio con Daniele. La sorella Anna, convinta della colpevolezza del fratello, in un post su Facebook ha parlato di una “cronaca di una morte annunciata, nessuno ci ha ascoltato”.