Castel Bolognese, il presidente Mita «La nostra pasta della Casa in un progetto di inserimento»

Birgül Göker - «Pasta della Casa», laboratorio artigianale di pasta fresca, è un progetto di inserimento lavorativo di Casa Novella di cui fa parte la Cooperativa sociale Botteghe e Mestieri. Lo scopo principale è di permettere alle persone con disagio psichico e psichiatrico di essere inserite nel mercato del lavoro.
«Far da mangiare e fare anche la pasta qui in Romagna ha un valore simbolico potente, evoca nell’immaginario la famiglia, i profumi, i ricordi. Da questo punto di vista, il mangiare o mettersi a fare la pasta insieme ad altri è un valore sociale enorme.» A parlare è Claudio Mita, presidente della cooperativa. 
Come sei entrato in contatto con questa realtà?
«Ho fatto la scuola alberghiera e ho lavorato come cuoco per diversi anni. Poi mi sono laureato in Scienze della formazione nel 2003. Io ero all’università con la figlia di Novella Scardovi. Lei mi disse che alla casa di accoglienza fondata da sua mamma qui a Castel Bolognese cercavano un educatore, mi presentai e così ho iniziato a lavorare nell’opera sociale Casa Novella».
Quando si è costituita la cooperativa Botteghe e Mestieri?
«A Casa Novella avevano la necessità di iniziare dei percorsi rivolti ad adulti con disagio psichico e psichiatrico. Lo scopo era aiutarli cercando di inserirli nel mondo del lavoro. Dove il lavoro è pensato come un momento di riabilitazione, di ripresa della vita sociale. Iniziammo con alcuni ragazzi che ancora oggi sono qui con noi. Dopo che è finito il percorso formativo ci chiedemmo cosa fare con questi ragazzi. Tanti riuscimmo ad inserirli in alcune aziende nel territorio, altri invece non erano in condizione di poter svolgere un lavoro. E quindi nel 2005 decidemmo di fondare una cooperativa nuova di nome Botteghe e Mestieri».
L’attività principale della cooperativa è la produzione della pasta fresca?
«L’attività principale è sempre stata legata alla produzione di pasta e catering in generale. Inizialmente era più che altro catering, poi abbiamo deciso di puntare molto sulla produzione di pasta creando un marchio col nome Pasta della Casa, iniziando a servire le gastronomie e poi a confezionarlo. Nel 2007 ci siamo trasferiti a Tebano, siamo circa una quindicina, ci sono i volontari e i soci lavoratori della cooperativa di cui 4 sono ragazzi disabili. Noi iniziamo a lavorare molto presto, alle 8 e lavorano fino all’una».
Servite anche i supermercati?
«Noi produciamo oltre 200 chili di pasta al giorno. Il prossimo anno contiamo di arrivare a 300. Nel laboratorio produciamo più di 40 tipi di pasta, serviamo i supermercati, i ristoranti e le gastronomie. Poi facciamo anche pasta secca biologica. Ci si è aperto il mondo dei supermercati come Coop, Conad, Eataly. Botteghe e Mestieri fa questo e in più ha la gestione di un negozio che si chiama Bottega di Casa Novella che si trova a Cuffiano. Questa bottega è aperta tutte le mattine dal lunedì alla domenica, lì vendiamo la nostra pasta e tanti prodotti locali e in più abbiamo una selezione dei prodotti di Monasteri. Quest’anno il lavoro si è sviluppato tantissimo. Grazie a Coop, Conad e Eataly abbiamo iniziato a lavorare tanto. Noi serviamo tutti i punti vendita di Romagna di Conad, superstore, iper e qualche city. Invece per Coop i cinque iper, in Romagna. E poi abbiamo Eataly in tutta l’Italia. Poi arrivianmo anche ai cinque punti vendita di Clai, e varie gastronomie e negozi anche a Bologna».