Casola, l’8, 9, 15 e 16 ottobre torna nell’Appennino la Festa dei Frutti Dimenticati

Due week-end, quello dell’8-9 e del 15 e 16 ottobre, la Festa dei Frutti Dimenticati di Casola Valsenio. Evento, arrivato quest’anno alla sua trentunesima edizione, promosso dall’associazione Pro loco in stretta collaborazione con l’amministrazione comunale, rappresenta uno degli appuntamenti più importanti e conosciuti nel panorama delle fiere dedicate alla tutela della biodiversità e delle antiche tradizioni contadine. Gli agricoltori casolani porteranno sui banchi del mercato contadino, vero e proprio cuore della festa che si snoda tra le vie del centro storico, prodotti perduti nel tempo ma che, grazie ad un meticoloso e appassionato lavoro di tutela e valorizzazione continuano a destare grandissimo interesse e curiosità. Sui banchi riccamente addobbati compariranno sorbe, nespole, azzeruole e corbezzoli. E poi pere volpine, mele della rosa, pere scipione ed altre numerose varietà emblema di una biodiversità che non smette mai di stupire. Sarà però possibile anche acquistare piante e arbusti in vaso da poter mettere a dimora nei propri orti e giardini. Non mancheranno momenti ed incontri di approfondimento botanico e scientifico a cura di specialisti del settore, degustazioni, mostre ed esposizioni. Ospiti speciali come il «Maestro Giardiniere» Carlo Pagani, scrittore, autore e conduttore di numerose rubriche televisive di Rai 3, Sky e altri canali televisivi, titolare fisso di una rubrica sulla rivista Gardenia e protagonista di diversi dvd, e la celebre «Archeologa dei Frutti Dimenticati» Isabella Dalla Ragione, agronoma e ricercatrice, scrittrice e giornalista per numerose riviste internazionali e presidentessa della Fondazione archeologica arborea. Particolare attenzione sarà rivolta anche ai bambini e alle famiglie. Il grande mercato sarà infatti arricchito da spettacoli di strada, musica e giocoleria. Nella Piazza dei Giochi Dimenticati sarà allestita una grande ludoteca in cui riscoprire i semplici giochi in legno di una volta e partecipare gratuitamente a diversi laboratori come «La Bottega di Geppetto» in cui le famiglie potranno costruire un giocattolo con legno di recupero in una vera e propria falegnameria di strada. Altro punto fortemente caratterizzante sarà quello della gastronomia. Allo stand della Pro Loco e in numerosi punti ristoro distribuiti all’interno della festa, sarà possibile gustare le specialità autunnali del territorio e della tradizione rurale e contadina. Piatti e menù che saranno proposti anche nei ristoranti e agriturismi del territorio. Il programma completo è consultabile sul sito ufficiale www.casolaromatica.it.
Ecco qualche ricetta della tradizione culinaria«ritrovata»
ROTOLO AL MELOGRANO
Si tratta di un classico arrosto di vitello, preparato a parte, per il quale è indicata la parte della pera, tagliata a fettine, sulle quali viene disposta la salsina alla melagrana. La salsina si ottiene da farina, panna liquida da cucina, tuorlo d’uovo, noce moscata, pepe, poco peperoncino, paprika, grani di melagrana, sale. Tutti gli ingredienti vengono bolliti pochi minuti in casseruola. Con il composto ottenuto, cremoso ma anche discretamente consistente, si guarniscono le fettine dell’arrosto di vitello. Qualche grano di melagrana sul piatto contribuisce a donare cromatismo al piatto e a ricordare al commensale il frutto stesso.
DOLCE AUTUNNO AI FRUTTI DIMENTICATI
Servono: panna, latte, zucchero, uova, mandorle, pinoli, amaretti e i frutti dimenticati (sorbe, mirtilli, uva spina, lamponi, more, ribes). Si fanno lungamente bollire latte e panna (quasi si trattasse di un latte brulè), poi si aggiungono i frutti selezionati e prescelti, unitamente alla frutta secca e agli amaretti sbriciolati. Una volta caramellato uno stampo da forno, si immette il composto e si cucina a bagnomaria nel forno. La preparazione è un po’ elaborata e la cottura piuttosto lunga (circa 2 ore) a fuoco lento. Il dolce ottenuto si capovolge in una pirofila, si lascia raffreddare e si serve a fette.
CROSTATA ALLA MARMELLATA DI SORBE
La ricetta è quella tradizionale di famiglia. Si prepara una normale crostata, alla quale viene destinata la marmellata di sorbe. Allo stesso modo si può agevolmente ricorrere ad altri frutti dimenticati sia per la marmellata che per la relativa crostata.