Basket B Nazionale, OraSì Ravenna, i due fedelissimi di Gabrielli dentro a un roster «da battaglia»
Luca Del Favero
L’OraSì «da battaglia» è quasi pronta. Coach Gabrielli ha già otto pedine del roster e ne mancano soltanto due per completarlo, potendo così avere dieci giocatori a disposizione nelle rotazioni per la sua pallacanestro che è molto dispendiosa dal lato fisico. La scelta dell’allenatore è stata piuttosto oculata, puntando su giocatori esperti e di sicuro affidamento per la categoria e su elementi provenienti dalla B Interregionale che conosce molto bene. I primi tasselli del puzzle sono stato però i confermati Gabriel Dron (guardia), Alessandro Ferrari (ala) e Tommaso De Gregori (pivot), a cui si sono aggiunti le ali Kevin Brigato e Federico Casoni, che Gabrielli ha già allenato, il primo nella scorsa stagione a Senigallia e il secondo a Teramo. Da Forlì è invece arrivato Michele Munari, playmaker del 2005, che ha collezionato 14 presenze con la maglia dell’Unieuro in A2. Il mercato ha poi portato una vecchia conoscenza del basket romagnolo, Flavio Gay, guardia tiratrice classe 1996 dal grandissimo talento, ma che a causa di un carattere focoso non è mai riuscito totalmente ad esprimere. Da under è stato anche a Capo d’Orlando in A2 poi è sceso nel terzo campionato nazionale in formazioni di media classifica o in corsa per la salvezza, segnando sempre molti punti.
Una sorta, dunque, di «genio e sregolatezza», ma che può fare molto comodo alla causa ravennate. In Romagna ha vestito la maglia dei Blacks nella stagione 2018/2019, deliziando il pubblico a suon di triple fino a gennaio, quando ha rescisso il contratto per accasarsi a Pescara. Il suo gioco troppo individualista lo ha spesso penalizzato in carriera, ma negli ultimi anni è maturato. Il pivot titolare sarà invece Riccardo Crespi, giocatore di categoria nell’ultima stagione all’Andrea Costa Imola dove è stato tra i migliori. Classico pivot che cattura molti rimbalzi, Crespi ha anche molto atletismo, ma non ha un grande feeling con il canestro. Nello scacchiere tattico di Gabrielli è comunque un ottimo innesto.
Per completare il roster occorrono un playmaker di esperienza e un’ala grande, con uno di loro che potrebbe essere straniero. Al momento la società non sembra intenzionata a muoversi su questa strada visti i costi elevati dei giocatori non formatisi cestisticamente in Italia, ma resta in attesa di qualche «saldo», per approfittarne. Intanto, in attesa che la fondazione formata dagli sponsor del Basket Ravenna possa prendere in gestione la società, è arrivato il rinnovo del main sponsor OraSì che resterà sulle canotte per almeno altri tre anni.
Sul fronte dirigenziale, Giorgio Bottaro sarà una sorta di consulente esterno dividendosi tra Torino e la Romagna, e a Ravenna resteranno Lorenzo Nicoletti, che avrà un ruolo da general manager, e Mauro Montini, confermato come direttore sportivo, nonostante le voci che lo vedevano ai saluti con il club.