Basket A2 donne, è cominciata la stagione del grande sogno: "E-Work, il livello si è alzato"
Luca Del Favero
La stagione della conferma… e del grande sogno. Questo potrebbe essere lo slogan della nuova E-Work, al lavoro dalla scorsa settimana per preparare un’annata ricca di incognite per le tante situazioni extra-cestistiche, ma che ha anche una grande certezza: la squadra può e deve puntare all’A1. Non ci sono infatti dubbi che le faentine siano tra le grandi favorite del girone Sud che conta anche San Giovanni Valdarno, La Spezia, Pistoia, Umbertide, Cus Cagliari, Firenze, Livorno, Brescia, Bolzano, Selargius, Virtus Cagliari, Civitanova Marche e Patti, ripescata al posto di Ariano Irpino, non iscrittasi all’A2. L’E-Work è al lavoro da mercoledì scorso con una doppia seduta giornaliera fino all’8 settembre (il 9 dovrebbe disputare la prima amichevole ma ad oggi non ci sono i protocolli su come giocarla) e sarà priva di Ballardini per due settimane, sottopostasi ad un piccolo intervento ad un piede già programmato da tempo che la costringerà a stare ferma nella prima parte di preparazione fisica. Il campionato inizierà nel weekend del 3-4 ottobre, ma la settimana precedente ci sarà il recupero della Final Eight di Coppa Italia non disputatasi ad aprile, che si terrà a Moncalieri dal 25 al 27 settembre. L’E-Work affronterà nei quarti di finale Carugate (palla a due il venerdì alle 18.30). La domanda però è una: che senso ha giocare una competizione della scorsa stagione che nella migliore delle ipotesi avrà poche centinaia di persone sugli spalti?
Tornando all’E-Work, non ci sono dubbi che si pensi in grande, anche se coach Paolo Rossi getta come sempre acqua sul fuoco: «Siamo una squadra competitiva, ma non mi pongo obiettivi di classifica - afferma l’allenatore -. Lavorerò per far migliorare le giocatrici e se le confermate mostreranno progressi e le nuove si integreranno bene, avremo raggiunto il nostro vero obiettivo stagionale. In carriera ho sempre puntato sul gruppo più che sui risultati, perché se la squadra è unita e coesa, le vittorie arrivano di conseguenza». Per la prima volta però vi presentate tra le favorite: «Siamo nel gruppo delle formazioni che hanno un buon organico come San Giovanni Valdarno, Pistoia, La Spezia, Umbertide e Cus Cagliari, ma mai come quest’anno non potremmo permetterci cali di concentrazione. Credo infatti che il livello del girone sia più alto di quello dello scorso anno».
L’entusiasmo e le ambizioni per una buona annata non vi mancano: peccato ci sia l’incognita Covid che potrebbe rovinare tutto. «Dobbiamo per forza essere ottimisti e pensare che il poterci allenare è già un buon punto di partenza dopo che per tanti mesi non abbiamo avuto certezze di nessun tipo. Come nella vita di tutti i giorni, anche nella pallacanestro dovremo cambiare le nostre abitudini sotto tanti punti di vista. Il modo di viaggiare e di organizzare le trasferte sarà ad esempio differente dal solito e noi allenatori potremmo dover indossare le mascherine anche in partita e non solo in allenamento. Dovremo quindi essere pronti ad adattarci a questa nuova situazione».