Rintracciata in poche ore la banda che ha tentato un furto in un bar di S.Antonio
E' stata assicurata alla giustizia la banda di tre moldavi, due 32enni ed un 29enne, noti alle forze dell'ordine per reati contro il patrimonio, colpevoli di aver tentato un furto al bar Claudia di S.Antonio attorno alle 3,30 del 9 febbraio. Sono stati arrestati all'alba dell'11 febbraio dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Sacile e della stazione di Fontanafredda, con l’ausilio dei militari della Compagnia di Ravenna e del Nucleo Radiomobile di Bologna. Gli uomini dell'Arma erano sulle tracce dei tre, specializzati in furti in aziende ed abitazioni del Nord Italia.Di notte, con un furgone, rubato poco prima a S.Antonio avevano distrutto la vetrata del bar per sottrarre le slot all'interno. Ma il rumore ha svegliato alcuni cittadini che hanno lanciato l'allarme al 112 , prontamente intervenuto. Giunta sul posto una pattuglia che si trovava già in zona in servizio perlustrativo mirato alla prevenzione e repressione di tali tipologie di reato, ha messo in fuga i malviventi che si sono dileguati nelle campagne circostanti lasciando nel bar alcuni arnesi da scasso. Il personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Ravenna ha effettuati i rilievi del caso raccogliendo elementi utili ai fini investigativi per l'identificazione degli autori del reato. I carabinieri friulani, in sinergia coi colleghi del Nucleo Radiomobile li hanno fermati a bordo della Peugeot 3008 usata per la fuga, in via Bonvicini a Bologna e sono stati portati in carcere. Il 32enne, da accertamenti sulle impronte digitali, è risultato anche destinatario di un' ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa esattamente un anno fa dalla Corte di Appello di Bologna: dovrà essere consegnato alle autorità austriache sulla base di Mandato di Arresto Europeo per reati contro il patrimonio commessi in loco. Grazie alle perquisizioni sono stati ritrovati capi d'abbigliamento e generi alimentari sottartti in negozi ed abitazioni inoltre le forze dell'ordine hanno a disposizione diversi elementi per ricostruire le responsabilità del gruppo criminale in reati predatori commessi nel nord Italia.