Ravenna, anniversario Gardini, il ricordo del consulente artistico del Gruppo Ferruzzi

Ravenna | 23 Luglio 2018 Cronaca
ravenna-anniversario-gardini-il-ricordo-del-consulente-artistico-del-gruppo-ferruzzi
Federica Ferruzzi - Chi ha conosciuto Raul Gardini lo ha descritto come un uomo lungimirante, capace di intuizioni non comuni in diversi campi, compreso quello culturale, come dimostrano i lavori commissionati a grandi artisti del Novecento. Gardini è stato infatti il primo imprenditore a porsi il problema della valorizzazione artistica della propria città e, per farlo, si rivolse a diversi esperti tra cui l’architetto Francesco Moschini, che per alcuni anni rivestì il ruolo di consulente artistico del gruppo Ferruzzi. Oggi Moschini è professore ordinario di Storia dell’Architettura presso il Politecnico di Bari ed è segretario generale dell’Accademia nazionale di San Luca. Moschini, quando lo conobbe e quale fu la prima impressione? «Conobbi Raul Gardini tra la fine degli anni ‘80 e gli inizi del ‘90 e pensai di trovarmi di fronte ad un uomo straordinario. L’impressione si è confermata e penso che Gardini sia stato tra le persone più incredibili mai conosciute per adesione alla concretezza, per la vivacità di pensiero, per il senso di conoscenza della vita data dai riferimenti alla cultura della terra. La sua formazione di perito agrario gli ha donato quella sana concretezza di derivazione rurale che lo ha portato ad avere le giuste intuizioni e un’adesione al senso delle cose che solo quel tipo di cultura sa darti». Quali furono le sue richieste? «Gardini era molto cosciente dei propri limiti, ascoltava, era bravo a tesaurizzare il contributo delle persone di cui poteva fidarsi. In quegli anni è stato il primo grande imprenditore a porsi il problema della cultura in maniera diversa da quanto accaduto fino a quel momento. Adriano Olivetti, negli anni ‘50, ha cercato di valorizzare beni già esistenti, come dimostra il restauro dei cavalli di San Marco poi esposti in diverse città, e simile fu la linea della famiglia Agnelli, che con Palazzo Grassi si concentrò sulla cultura esistente portandola a livello di conoscenza mondiale. A Gardini avevo invece suggerito non di mettere a valore il già consolidato, ma di farsi carico della sollecitazione creativa. Questo portò a contattare artisti del calibro di Alberto Burri e Bruno Lisi, Alighiero Boetti e Achille Perilli, allo scopo di creare un rapporto concreto tra il manufatto e l’esistente. Arduino Cantafora firmò il ciclo pittorico per il portico della sede della Ferruzzi Finanziaria, in via Diaz, a cui regalò uno sguardo incrociato tra architettura, arti visive e fotografia». Tra le opere principali spicca indubbiamente quella di Alberto Burri... «Sì, Grande ferro R è stata realizzata nel ‘90 dal noto artista umbro. Fu Burri a scegliere il luogo in cui collocarla, ovvero il piazzale antistante il palazzo delle Arti e dello Sport ‘Mauro de Andrè’, e gli venne data grande libertà di realizzazione che l’artista sfruttò lavorando su vocazione teatrale dell’opera e dimensione scultorea. Posta nel vuoto del piazzale, l’opera conferisce autonoma dignità architettonica ad uno spazio che, diversamente, verrebbe inglobato dall’edificio. Da un lato ‘Grande Ferro’ richiama la carena di una nave o due mani che abbracciano quel determinato luogo, ma dall’altra ricorda l’idea dei lidi, la formazione primigenia della città, un lavoro simbolico, metaforico ed allegorico che trova concretezza nella struttura della scena teatrale». Il ricordo che continua ad avere di Gardini? «Ho conosciuto tanti uomini nella mia vita, ma uno come lui mai. Ritengo che la sua grandezza sia testimoniata anche dalla drammatica uscita di scena che lo ha caratterizzato: un modo per evitare il compromesso del rapporto con il quotidiano che rivela un’assolutezza di pensiero unica».
Compila questo modulo per scrivere un commento
Nome:
Commento:
Settesere Community
Abbonati on-line
al settimanale Setteserequi!

SCOPRI COME
Scarica la nostra App!
Scarica la nostra APP
Follow Us
Facebook
Instagram
Youtube
Appuntamenti
Buon Appetito
Progetto intimo
FuoriClasse
Centenari
Mappamondo
Lab 25
Fata Storia
Blog Settesere
Logo Settesere
Facebook  Twitter   Youtube
Redazione di Faenza

Via Severoli, 16 A
Tel. +39 0546/20535
E-mail: direttore@settesere.it
Privacy & Cookie Policy - Preferenze Cookie
Redazione di Ravenna

via Arcivescovo Gerberto 17
Tel 0544/1880790
E-mail direttore@settesere.it

Pubblicità

Per la pubblicità su SettesereQui e Settesere.it potete rivolgervi a: Media Romagna
Ravenna - tel. 0544/1880790
Faenza - tel. 0546/20535
E-mail: pubblicita@settesere.it

Credits TITANKA! Spa
Setteserequi è una testata registrata presso il Tribunale di Ravenna al n.457 del 03/10/1964 - Numero iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione:
23201- Direttore responsabile Manuel Poletti - Editore “Media Romagna” cooperativa di giornalisti con sede a Ravenna, Arcivescovo Gerberto 17.
La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs. 70/2017 (ex L. 250/90).
Contributi incassati

settesere it notizie-ravenna-ravenna-anniversario-gardini-il-ricordo-del-consulente-artistico-del-gruppo-ferruzzi-n18186 004
Licenza contenuti Tutti i contenuti del sito sono disponibili in licenza Creative Commons Attribuzione