La Procura presenta il bilancio 2016: definiti tutti i procedimenti iscritti e "smaltiti" circa 700 ancora pendenti

Ravenna | 14 Febbraio 2017 Cronaca nera
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Il 14 febbraio il Procuratore capo Alessandro Mancini, in conferenza stampa, ha illustrato i dati del bilancio 2016 relativi all'attività del Tribunale di Ravenna. Nonostante l'organico non sia ancora al completo con 9 magistrati in servizio sui 10 previsti in pianta organica e 32 dipendenti amministrativi su 35 «non si sono verificate situazioni di arretrato, anzi è stato registrato un miglioramento generale dell’andamento dell’ufficio, con risultati positivi sia in termini di produttività che di qualità», come sottolineato nel resoconto dell'ispezione ministeriale del luglio 2016. La percentuale di condanne davanti al giudice monocratico è stata dell'83,45% nel 2016 (80,17 nel 2015 e 64,90 nel 2014) con 479 condanne e 76 assoluzioni a dimostrazione che «il rinvio a giudizio non viene chiesto sulla base di sospetti, ma a fronte di una mole corposa di elementi - come ha sottolineato Mancini. Se i dati raccolti non sono sufficienti siamo soliti chiedere l'archiviazione, così come previsto dal Codice, ma in caso di rinvio a giudizio il rischio di condanna è piuttosto elevato». Dei 7249 procedimenti a carico di noti di competenza del tribunale ordinario, nel 2016 ne sono stati definiti 7976, 727 procedimenti in piu’ (circa il 10%) di quelli sopravvenuti nello stesso periodo, residuando una pendenza media mai verificatasi negli anni trascorsi. Oggi le pendenze sono 1229 per le indagini preliminari con 136 procedimenti pro capite per ogni sostituto procuratore (nel 2015 erano 309), 1589 sono già definiti ed in attesa che il Tribunale fissi la data della prima udienza. Sono stati, invece, 1452 i procedimenti sopravvenuti al giudice di pace di cui 2081 definiti: il numero delle definizioni supera di ben 629 unita’ ( 43,3% ) quello dei procedimenti sopravvenuti nello stesso periodo. Infine i procedimenti contro ignoti sono stati 4641 di cui 4555 definiti. Ottimi i risultati ottenuti dall'Ufficio affari semplici, istituito da Mancini con il piano organizzativo entrato in funzione il 10 marzo 2014 e formato oltre che dal Procuratore stesso da due Sostituti, Stefano Stargiotti, delegato al coordinamento per i reati da Decreti Penali e seriali, e Monica Gargiulo, agli affari di competenza del Giudice di Pace; da un componente amministrativo della Segreteria, Lucia Berto, con compiti di collegamento tra l'ufficio ed assistenti dei Sostituti; e da 6 ufficiali di polizia giudiziaria Interforze, uno dei quali, l’Ispettore Marchiani, con compiti di coordinamento. L'ufficio è deputato alla trattazione degli procedimenti di non particolare complessità e di rapida definizione. Nel 2016 ha trattato 3.175 procedimenti penali (4.933 nel 2015), di cui 1.772 relativi a reati di competenza del tribunale ordinario e 1.403 del giudice di pace, corrispondenti al 34,55 % dei procedimenti sopravvenuti. L'ufficio ha definito 3176 procedimenti penali. L’attività svolta dai magistrati dell’Ufficio in rappresentanza del Pubblico Ministero di udienza si è articolata tra udienze preliminari, udienze dibattimentali (collegiali e monocratiche) e udienze davanti alla Corte d’Assise, per un totale di 429 udienze ( 459 nel 2015), a cui vanno sommate 497 udienze monocratiche ( 411 nel 2015) nelle quali il P.M è stato rappresentato dai 10 Vice Procuratori Onorari in servizio e le 330 direttissime. Ridotte anche le spese di giustizia per intercettazioni telefoniche, custodie e consulenze: da un milione e 21.381 euro del 2014 si è passati a 948.017 euro del 2015 e a 816.693 euro nel 2016. Infine, dal 1 marzo, gestirà il servizio di sicurezza agli accessi esterni del palazzo di giustizia una società di vigilanza che ha vinto la gara d'appalto e che sostituirà gli agenti della Municipale che hanno svolto il servizio per 8 mesi.
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