Chick Corea è all’Alighieri, ma sarà grande jazz anche al Cisim e al Bronson

Rischiano seriamente di essere le più interessanti dell’intero programma di Ravenna Jazz, le ultime tre date del cartellone. Dopo i grandi eventi dell’Alighieri, nei giorni scorsi, il festival venerdì 11 torna al Cisim di Lido Adriano per un concerto raccolto ma decisamente intrigante, che avrà per protagonista il cantautore Raul Midón, originario del Nuovo Messico. Non propriamente un jazzista, ma legato a quel mondo a quel modo di intendere le sfumature dell’arte musicale, Midón «nasconde» nella sua chitarra un’intera orchestra, avventurandosi tra soul, folk, funky cubano, jazz e un retroterra latineggiante. Anche più imperdibile è poi la data di sabato 12, alle 21.30 al Bronson di Madonna dell’Albero, dove suoneranno i Sons of Kemet, formazione che incorpora anche navigati esperti di musica elettronica sperimentale ma votati a un funk sciamanico e tribale, dai ritmi vorticosi che evocano con una batucada metropolitana: feroci e sensuali, lirici e scabrosi, mischiano folk caraibico, solismi jazzistici e ritmi della diaspora africana. La chiusra sarà col botto: domenica 13 alle 21 Ravenna Jazz ritornerà all’Alighieri per il concerto di un gigante del pianoforte degli ultimi 50 anni: Chick Corea, che si esibirà in solo. Il suo nome si è impresso nella storia di questa musica dai tempi del jazz rock anni ’70 – sul cui stile Corea non ha mai cessato di sperimentare, tenendosi sempre lontano dai più logori canoni del genere e segnalandosi per un’apertura notevole ad altri mondi musicali, nei quali ha sempre saputo calare la sua classe strumentale –, il pianista è riuscito a imporsi sulla scena internazionale anche ritornando alla musica acustica; ogni suo tour è un evento al quale si assiste come a un rito magico.