Alla Ca’ del ballo si festeggiano i 90 anni dell’orchestra Casadei
E’ stata certamente una delle ricorrenze folkloriche più importanti in Romagna, nel 2018, quella che ha segnato i 90 anni dalla fondazione dell’orchestra Casadei, ad opera di un allora giovane Secondo, che dopo alcuni anni di militanza, come violinista provetto, nell’orchestra di Emilio Brighi (figlio di Carlo, autentico godfather della musica da ballo romagnola, nda) decise di mettersi in proprio per sperimentare certe sue idee da applicare a valzer, polka e mazurka; cose che con Brighi proprio non passavano. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata a ettolitri; Secondo cambiò tutto: introdusse gli strumenti del jazz americano, scrisse canzonette ballabili anche con testi dialettali, lavorò su look e divisa degli orchestrali, compose brani specifici per valorizzare i solisti, coniò l’inno della Romagna Mia tutta e «sconfisse il boogie» quando l’esterofilia passò il segno. Poi la morte, nel ’71, con alcune defezioni negli ultimi anni - quelle che hanno alimentato l’intera industria del ballo, migliorando la stessa musica romagnola - e l’eredità del nipote Raul, che un po’ per necessità e un po’ per scelta rimise fortemente mano all’organico e ai musicisti, fino a battezzare quella «musica solare» che per alcuni fu evoluzione e per altri tradimento. Abile imprenditore anche di balere e avveniristiche «navi del sole», Raul lasciò relativamente presto il timone dell’orchestra per cederlo dapprima a Moreno il Biondo Conficconi (passato più tardi sotto l’egida di Riccarda, figlia di Secondo e titolare delle edizioni Casadei Sonora) e poi al figlio Mirko, che tuttora dirige l’orchestra a suon di reggae e ska, dopo averla ri-battezzata come «beach band».
Ma lunedì 19, alla Ca’ del Ballo di Ravenna, l’omaggio organizzato dal Club Secondo Casadei, con l’Ente Tutela del Folklore Romagnolo, la Scuola di Ballo Malpassi, Casadei Sonora e il Mei, sarà un tributo alla musica e alla tradizione di Secondo Casadei, con il palco occupato da La Storia di Romagna, orchestra nata più di 40 anni fa proprio per questo scopo - celebrare Secondo e la sua musica -, per volere di Vincenzo Nonni, che dello Strauss della Romagna fu amico fraterno.
La serata prevede l’intervento di decine di ospiti, importanti nomi del liscio che affiancheranno l’orchestra nella carrellata di classici romagnoli, ideata dai curatori Armando Faccani e Ferrino Fanti. Una quarantina di canzoni per ripercorrere la storia del compositore di Romagna Mia attraverso le voci di altrettanti ospiti che provengono dalle più diverse esperienze delle orchestre di Romagna e da alcune band indipendenti. Info 340/8631878. (f.sav.)